Tutti contro il Raccordo Y a Busto, il sindaco: «Soldi buttati. Ma nessuno ci ascolta»

BUSTO ARSIZIO – Raccordo Y, tutti per lo stralcio dell’opera in commissione lavori pubblici. «Con la nuova ferrovia Gallarate-T2 Malpensa non serve più a niente» l’appello lanciato dall’ex sindaco Gigi Farioli, che ravviva una battaglia dimenticata. «Sono soldi buttati via» lo segue il sindaco Emanuele Antonelli, promettendo di rivolgersi nuovamente al commissario straordinario Vera Fiorani, che si sta occupando di portare a termine il collegamento tra la linea delle FS a Legnano e la linea delle Nord a Busto Arsizio. «Scriverò direttamente al commissario straordinario per ribadire il nostro parere contrario, ma all’ultima lettera non ci ha nemmeno risposto» rivela il sindaco.

Che cos’è il Raccordo Y

La questione riguarda il Raccordo Y, “gemello”, a sud, del già realizzato Raccordo X che consente ai treni Tilo di transitare dalla linea FS alla linea FNM da nord. Si tratta di un’opera che fa parte del pacchetto della realizzazione del terzo e quarto binario della ferrovia Rho-Gallarate, che sta per entrare nella fase dei lavori dopo decenni di discussioni. Il problema è che rispetto al progetto originario, riesumato in anni recenti dopo lo stop decretato nel 2014 dal Consiglio di Stato, il Raccordo Y appare ormai superfluo, in presenza del nuovo collegamento ferroviario tra la linea RFI a Gallarate e la stazione del Terminal 2 di Malpensa, attuale capolinea della ferrovia delle Nord. Se ne era già parlato ampiamente in passato, per sollecitare il completamento del sottopasso fantasma di via Morelli, ma ora Farioli torna alla carica sulla questione.

Senza risposte

«Abbiamo le mani alzate – ammette il sindaco Emanuele Antonelli in risposta al suo predecessore – purtroppo il commissario straordinario nominato dal governo ha pieni poteri e noi abbiamo limitate possibilità di intervento. Nonostante mille lettere insieme a Castellanza per chiedere lo stralcio del raccordo Y, abbiamo sempre ricevuto risposta negativa. Siamo favorevoli alle infrastrutture, ma in questo caso sono soldi buttati via». Poche speranze, insomma: «Possiamo urlarlo tutti insieme ma non so a cosa potrà servire – sostiene il primo cittadino di Busto Arsizio – scriverò direttamente al commissario per ribadire il nostro parere contrario, ma l’ultima volta non ci ha nemmeno risposto».

Espropri per un’opera inutile?

«Capisco perfettamente e sono sconcertato» la controreplica di Gigi Farioli. «Se era difficile nel 2019, se era possibile prima dell’affidamento dei lavori, diventa oggi più problematico e quasi impossibile quando abbiamo come interlocutori anche le ditte che hanno maturato il diritto di lavorare. Stiamo sprecando risorse e Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di opere utili, ma questa non lo è». A maggior ragione considerando che in via Sorrento ci sono delle famiglie che perderanno la loro casa per fare spazio ai nuovi binari del Raccordo Y. «Cittadini che verranno espropriati per nulla, per il capriccio incompetente di uno Stato centralista e irrispettoso dei cittadini, delle comunità e dei suoi tributi. Una bruttissima pagina per la politica».

Asse bipartisan

L’indignazione è bipartisan. E se in consiglio comunale verrà votata «una mozione comune», come suggerito dal capogruppo del PD Maurizio Maggioni, dalla Lista Antonelli il capogruppo Marco Lanza, dopo aver definito «agghiacciante» la vicenda, invita la consigliera Dem Valentina Verga, vicepresidente a Villa Recalcati a «prodigarsi a livello provinciale» per portare avanti questa posizione. «» la risposta di Verga.

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