Raccordo Y a Busto: «Si farà anche se non serve più?». Farioli chiede chiarezza

BUSTO ARSIZIO – Il mistero del Raccordo Y: superfluo e non urgente, ma verrà realizzato. È l’ex sindaco Gigi Farioli a scoperchiare il caso con un’interrogazione in consiglio comunale, ricordando le molteplici richieste di stralcio del progetto – parte integrante dell’opera strategica PNRR del terzo e quarto binario sulla ferrovia Rho-Gallarate – che sono state avanzate negli anni dai comuni di Busto Arsizio e Castellanza, con l’obiettivo di chiudere l’annosa vicenda del “sottopasso fantasma” di via Morelli.

Le domande dell’ex sindaco

Farioli vuole «conoscere quale sia l’attuale stato dell’arte del progetto», in corrispondenza con la chiusura del bando del primo lotto della Rho-Gallarate (che comprende anche il Raccordo Y), ma anche «quali iniziative l’amministrazione abbia assunto o intenda assumere per garantire quanto e a più riprese espressamente richiesto», vale a dire lo stralcio di un’opera che appare non più necessaria alla luce del collegamento ferroviario tra Malpensa T2 e Gallarate, i cui cantieri sono già partiti. «Per evitare – sostiene il capogruppo di Popolo Riforme e Libertà – inutili e problematici espropri, contenziosi e occupazioni». Perché l’impatto del cantiere, tra Busto e Castellanza, sarà non da poco.

Che cos’è il Raccordo Y

Il Raccordo Y era stato pensato ai tempi dell’interramento delle Ferrovie Nord a Castellanza come opera per il collegamento tra Milano e Malpensa, in parallelo al Raccordo X che mette in connessione la linea ferroviaria delle Nord (che da Busto arriva in aeroporto) e quella di RFI-Ferrovie dello Stato Milano-Varese. Si tratterebbe di un binario che, diramandosi dalla linea RFI dopo la stazione di Legnano, andrebbe ad innestarsi sulla linea di Ferrovie Nord prima della stazione di Busto Arsizio. Così i treni in partenza e arrivo da Malpensa potrebbero incanalarsi sulla linea delle FS da e per Milano, così come oggi succede con il Raccordo X per i treni diretti a Varese e in Svizzera. Un’opera la cui genesi era precedente alla T2-Gallarate, che permetterà di collegare direttamente la linea FS da Milano con Malpensa.

Avanti tutta, ma perché?

Proprio per questo motivo, ricorda Gigi Farioli, il consiglio comunale di Busto «approvò unanimemente specifica mozione affinché ci si attivasse per soprassedere al raccordo Y, reso se non del tutto inutile, almeno superfluo e non urgente», per poi chiedere a più riprese di «procedere alla realizzazione del collegamento stradale in relazione al sottopasso di via Morelli, bloccato proprio dalla contemporanea previsione del raccordo Y». Nella relazione al progetto della Rho-Gallarate, che comprende ancora il confermato raccordo, si legge che il sottopasso verrebbe riconvertito per la sola viabilità ciclopedonale. Ma Farioli vuole capire se davvero la vicenda finirà “all’italiana”, con un’opera che palesemente serve a poco che bloccherà terreni e costringerà ad espropri, mandata avanti senza sapere un perché.

busto arsizio raccordo Y farioli – MALPENSA24