MILANO – Sulla rete ferroviaria di RFI 419 chilometri di nuovi binari entro il 2025: lo ha annunciato nel corso della sua audizione in commissione territorio al Pirellone l’amministratore delegato del gestore dell’infrastruttura ferroviaria Maurizio Gentile. Confermando il piano di investimenti da 14 miliardi in Lombardia, tra interventi di potenziamento infrastrutturale e upgrading tecnologici.
Sulle nostre linee
Tra il 2022 e il 2025, ha specificato l’Ad Gentile, «in Lombardia saranno posizionati 289 km di binari aggiuntivi, che salgono a 419 con l’alta velocità». In particolare, sono stati confermati proprio per quel periodo gli investimenti per la realizzazione del terzo e quarto binario sulla tratta Milano-Varese tra Rho e Parabiago, fondamentale contro la saturazione della linea, ma anche il raccordo Y tra Legnano FS e Busto Arsizio Nord, la “bretella” di collegamento tra le linee RFI e Ferrovie Nord che permetterà di instradare i treni in arrivo da Milano Centrale sulla linea per Malpensa senza passare da Bovisa. Un’opera che sembrava superata e rimpiazzata dalla controversa Gallarate-T2, che invece è in carico a Ferrovie Nord.
Un ritardo su nove
L’Ad di Rfi ha anche chiarito che da gennaio a ottobre 2019 i treni regionali fuori fascia, ossia con oltre 5 minuti di ritardo, per causa di Rfi sono stati «l’11,6%» del totale. Uno su nove, all’incirca. Il 20% dei ritardi sarebbe invece imputabile a macrocause esterne (non dovute né a guasti ai treni né all’infrastruttura, come la presenza di persone non autorizzate sui binari o i suicidi), mentre «il resto è per il trasporto regionale». Salgono invece al 14,6% le soppressioni dovute alla rete ferroviaria. Ad esempio a novembre, i disservizi certificati dalla piattaforma unica sono stati «per il 19,3% imputabili a Rfi e per il 68,2% alle imprese ferroviarie». Una risposta ai disagi dei pendolari e alle accuse di Regione sull’inerzia di Rfi.
Le puntualizzazioni di Astuti
«Abbiamo avuto rassicurazioni sullo stato delle opere e va riconosciuto lo sforzo importante dell’azienda e del Governo, con due puntualizzazioni – il commento del consigliere regionale del Pd Samuele Astuti – il quadruplicamento da Rho a Parabiago è un intervento importante e atteso ma è fondamentale che al più presto si realizzi anche la tratta da Parabiago a Gallarate, senza la quale anche la prima tratta non può dare i risultati sperati. E ho anche chiesto una particolare attenzione su AlpTransit, che interessa un territorio fragile e dove mancano ancora risposte sulla sicurezza, sulle compensazioni ambientali e sulle barriere fonoassorbenti». Rispetto alle parole di Gentile sui ritardi e sulle soppressioni, Astuti non manca di sottolineare l’assenza in commissione dell’assessore ai trasporti Claudia Terzi: «Credo che ai pendolari interessi poco se il ritardo è per un treno in avaria o per uno scambio guasto, ma che gli interessi arrivare in orario. Tutti questi fattori devono essere valutati e affrontati da chi ha la responsabilità dell’offerta del servizio ferroviario, cioè la Regione, con serietà e senza stucchevoli scaricabarile».