Raccordo Y, Castellanza si oppone: non serve più e impatta troppo sulla viabilità

Il progetto del Raccordo Y tra Castellanza e Busto Arsizio

CASTELLANZA – Raccordo Y, pochi vantaggi e troppe criticità. La giunta guidata dal sindaco Mirella Cerini boccia il progetto di RFI e chiede ancora una volta di «stralciarlo» dall’operazione di potenziamento della ferrovia Rho-Gallarate per poter finalmente procedere al completamento del sottopasso di via Morelli, da anni ormai una “scatola” vuota sotto i binari della ferrovia. Osservazioni che la giunta ha messo nero su bianco per inviarle nell’ambito della procedura di valutazione d’impatto ambientale dell’opera – il collegamento tra le linee ferroviarie FS e Ferrovie Nord – recentemente ripartita nel suo iter di realizzazione.

Come viene stravolta la zona

Il nuovo raccordo si dirama lungo la linea RFI tra Legnano e Busto più o meno all’altezza del capannone della Petrolvalves, a Castellanza, e va ad incrociare la linea delle Ferrovie Nord poco prima del sovrappasso di via del Roccolo, in territorio di Busto, “sopra” l’attuale via Sorrento. Per quanto riguarda la viabilità attorno all’intervento, è prevista la realizzazione di un sottopasso di collegamento tra via San Giovanni (dove c’è la ditta Comerio Ercole) e via Benedetto Croce, con una rotatoria all’incrocio tra via Kennedy e via San Giovanni, e di un nuovo cavalcaferrovia sopra il Raccordo, a prolungamento dell’attuale sovrappasso di via Morelli. Invece il “sottopasso fantasma”, che attende da anni il completamento, verrebbe stravolto: utilizzato durante i lavori per il passaggio dei mezzi di cantiere, diventerebbe in futuro un “braccio” di accesso al nuovo cavalcaferrovia.

Castellanza chiede lo stop

Un progetto che per il Comune di Castellanza solleva una serie di problemi. Innanzitutto «appare superato e datato, in quanto potrebbe non servire al raggiungimento degli obiettivi preposti, quali il
miglioramento del collegamento con Malpensa», ma sarebbe anche causa di «problemi tecnici di immissione» nella linea di FS finendo per «ostacolare e causare rallentamenti» sulla linea e conseguenti «disagi ai pendolari» e andrebbe «stralciato». Motivi per cui la giunta Cerini ribadisce senza mezzi termini la necessità di «stralciare il Raccordo Y dal progetto di potenziamento della ferrovia Rho-Gallarate» per permettere il completamento del sottopasso di via Morelli come da progetto elaborato all’epoca dell’interramento della ferrovia a Castellanza.

Gli «effetti negativi»

Al di là dei rilievi “ontologici”, ci sono anche quelli nel merito del progetto. Una serie di «osservazioni in merito ai possibili effetti negativi determinati dall’intervento». Che vanno dal fatto che è previsto un cantiere in un’area che oggi è un bosco, fino alle criticità viabilistiche che si genererebbero con il nuovo assetto della zona. Da un lato, secondo la giunta Cerini, il nuovo sottopasso farebbe «incrementare il flusso dei mezzi di trasporto» anche pesanti, nelle vicinanze «di una scuola elementare esistente». Dall’altro provocherebbe un «allungamento dei percorsi per raggiungere Busto Arsizio, un aumento della pericolosità e del rischio incidenti per immissione dei flussi veicolari sul tracciato che si riversa in via Mons. Colombo» in quanto nel progetto «non c’è traccia nel progetto» della nuova rotonda all’incrocio tra via Turati e via Monsignor Colombo che il consiglio comunale di Castellanza aveva chiesto esplicitamente già nel 2013.

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