Legnano, ultimi colpi bassi tra i duellanti. E su Pavan rispunta un servizio di Report

legnano campagna ballottaggio report toia radice

LEGNANO – Ultime scintille in campagna elettorale a Legnano prima del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Una campagna lunga, lunghissima, insolitamente d’estate, con tanto di “tempi supplementari” imposti dal secondo turno. Si è parlato di tutto: ultime proposte dei candidati sindaci al fotofinish, un presidio della legalità nell’ex Tribunale di via Gilardelli (Toia, centrodestra) e nuovi servizi per i defunti come una sala del commiato, l’espansione del cimitero monumentale e un impianto di cremazione (Radice, centrosinistra). Nessuno, invece, ha rilanciato l’idea saltata fuori giusto un anno fa di aprire nel vecchio ospedale un centro di cura per i bambini vittime delle guerre. In compenso, le ultime ore registrano attacchi reciproci, continue polemiche e prese di posizione.

Toia: «Dal centrosinistra vecchi volti e iniziative di Palazzo»

«Fa sorridere – ha scritto ieri sul suo profilo social Carolina Toia – l’etichetta di “nuovo” da parte del centrosinistra che ha ospitato Nicola Zingaretti, 55enne Segretario del Pd, ufficialmente in politica dall’ormai lontano 1992, anno della sua elezione a consigliere comunale di Roma. Tralasciando le battute scontate – l’aperitivo di “Zinga” ai Navigli, i 14 meno 1 milione di euro di mascherine volatilizzate nella Regione Lazio, la Milano che non si ferma di Sala (altro ospite della serata, che tra un discorso e l’altro con Beppe Grillo per essere messo a capo della nuova Tim, dicendo addio a Milano, ha giustamente trovato il tempo di sostenere Lorenzo, in quanto candidato del Pd), o la questione Banca Etruria e il “Partito di Bibbiano” – dispiace registrare la mancanza di possibilità di partecipazione per i cittadini. Un incontro stimolante, tuttavia limitato a pochi eletti, senza alcun tipo di confronto. Un’iniziativa “da Palazzo”, di quelle che negli anni hanno allontanato i legnanesi dall’interesse verso le decisioni cruciali per il futuro della loro città. In altre parole, l’ennesima occasione persa».

Radice: «Rivale nervosa e appiattita su Salvini»

Da parte sua l’avversario del centrosinistra, Lorenzo Radice, ieri contrattaccava: «Ci hanno preso in giro per l’idea di un assessore alle piccole cose. Noi abbiamo girato Legnano non in camper, ma a piedi e in bici perché per capire davvero come sta il territorio ci devi mettere le mani e i piedi, nelle buche, nei marciapiedi che non ci sono, in quelli sepolti di erbacce o non illuminati. Toia ha copiato diverse cose dalla nostra campagna, è una cosa intelligente se le idee sono buone. Mi pare di capire – ha insistito Radice – che in questa fase sia piuttosto nervosa. Non solo sfugge ai confronti ma le sue ultime dichiarazioni denotano un appiattimento sulle campagne che sta facendo Salvini, sono una fotocopia di come parla lui». Radice ha anche annunciato che la sua vice in caso di elezione a sindaco sarà Anna Pavan, e qualcuno ha subito tirato fuori il servizio di “Report” di quattro anni fa sul concorso pubblico da lei bloccato quando era direttore generale dell’Ats di Pavia. Ma per Radice si tratta di un autogol: “Con l’indicazione della Vicesindaco abbiamo fatto una scelta così forte, trasparente e in linea con il momento delicato che viviamo che persone che non hanno neanche il coraggio di presentarsi pubblicamente già dopo poche ore provano a screditare la figura di Anna Pavan, donna che in oltre 30 anni di carriera nel servizio sanitario pubblico ha terminato il suo servizio senza macchia“. La diretta interessata sottolinea da parte sua che “nessun procedimento giudiziario, ispezione, censura, denuncia o altro è stato mai avviato nei miei confronti. La mia decisione di far ripetere la valutazione di idoneità sui 50 candidati indicati dall’ufficio di collocamento fu presa – rimarca Pavan – con il solo scopo di garantire il pieno rispetto della legalità e quindi delle regole previste (non era un concorso!), a tutela dei diritti di tutte le 40 persone che si trovavano nella graduatoria inviata dall’ufficio di collocamento ed erano posizionati prima della candidata poi ritenuta come unica idonea. Il ricorso al giudice del lavoro della stessa candidata è stato respinto, a conferma della correttezza del provvedimento della Ats”.

Anche Legnano al Centro chiede «discontinuità» col passato

Tra frecciate e colpi bassi, intorno al centrodestra è scattato l’allerta arancione (il colore scelto dal centrosinistra per la sua campagna) dopo che Toia è risultata “accerchiata”, com’era prevedibile, da buona parte degli esclusi dal ballottaggio, che o hanno dato libertà di scelta ai loro sostenitori o hanno dichiarato più o meno espressamente il loro sostegno a Radice nel secondo turno. Nessuno si è schierato invece a favore della coalizione formata da Lega, FdI, FI e dalla civica Toia Sindaco. Ultima a prendere posizione oggi, venerdì 2 ottobre, Legnano al Centro, che «rispetta la libera coscienza dell’elettore nell’esprimere il suo voto» ma si dice «favorevole a una discontinuità amministrativa, nonostante un calcolo numerico sfavorevole: il Movimento dei Cittadini (in cui Legnano al Centro è confluita in questa tornata elettorale, nda) avrebbe un solo rappresentante in Consiglio comunale in caso di vittoria del centrosinistra, due in caso di vittoria del centrodestra». Nell’ultimo giorno prima del silenzio elettorale tornano infine a far sentire la loro voce anche le Sardine legnanesi. «Abbiamo assistito – osservano – all’ennesima campagna elettorale dai toni non istituzionali e durante la quale non si è guardato ai progetti, ma agli avversari. È ora di tornare a pensare al nostro futuro di cittadini e ai futuri cittadini della nostra città. È ora di riportare il senso civico nei cittadini attraverso persone che possono essere esempi istituzionali e di legalità».

legnano campagna ballottaggio report – MALPENSA24