Un campo nel parcheggio dello stadio: Antoniana e Pro Patria al Maracanà

BUSTO ARSIZIO – Busto Arsizio, ovvero la città dei campi di calcio. Dopo il tormentone dell’estate, resa infuocata dalla vicenda Busto 81-Varese e del successivo bando d’assegnazione per il Carletto Reguzzoni, vinto – lo ricordiamo a futura memoria – da una società con 100 giorni di vita al cospetto di una con 100 anni di storia, in città si aperto un altro fronte.

Un campo nel “parcheggio”

A Palazzo Gilardoni – dove lunedì Patrizia Testa e Sandro Turotti sono stati convocati dal sindaco Emanuele Antonelli e dall’assessore allo Sport Laura Rogora per mettere una pietra sulle polemiche e provare ad intavolare una pace basata su un campo in sintetico – la giunta ha dato l’ok all’Antoniana (società calcistica vicina, per ubicazione e rapporti,  alla Pro Patria) per la sistemazione dell’area verde di via Ca Bianca, impropriamente adibita – in occasione delle partite dei tigrotti – a parcheggio auto, attraverso la realizzazione di un campo d’allenamento per i giovani giallorossi su quello che un tempo per tutti era il Maracanà.

Le “normali” anomalie di Busto…

Premesso che lo “Speroni” è forse l’unico stadio in Italia (in ambito professionistico) a non possedere un regolare parcheggio auto per gli spettatori e premesso che le ataviche anomalie di Busto non devono finire per passare come normalità (come asseriva quel politico secondo cui è normale che le giovanili della Pro Patria, da sempre costrette a giocare fuori città, debbano continuare a mendicare ospitalità fuori Busto), la convenzione firmata dall’Antoniana con il Comune ha subito innescato le polemiche dei tifosi biancoblù, già delusi a sufficienza dal trattamento riservato da Palazzo Gilardoni nei confronti della Pro Patria.

Antoniana, via libera al campo d’allenamento. E i parcheggi dello Speroni?

Adelante… anzi Abenante

A placare gli animi, spiegando i dettagli della convenzione (“con vincolo”) e utilizzando quella comunicazione spesso sconosciuta a Palazzo Gilardoni, ci ha pensato il direttore generale dell’Antoniana Giuseppe Matteo Abenante che, con franchezza (“il Comune di Busto non ha risorse per investire 430mila euro per un campo in sintetico, figuriamoci noi”) e senso pratico (“piuttosto che niente è meglio piuttosto”), è arrivato dove altri non sono arrivati. La convivenza fra campo d’allenamento in settimana e parcheggio in occasione delle domeniche di campionato della Pro Patria non sarà certo la soluzione ideale, ma la società giallorossa del presidente Francesco Cosentino, che in questo progetto spenderà qualcosa come 20mila euro, proverà a valorizzare l’area verde in questione, trasformando quel prato utilizzato dai cani di giorno o per i rally notturni in un campo d’allenamento per i propri tanti giovani tesserati: il tutto sperando nella collaborazione (e nell’educazione) dei tifosi della Pro Patria, già “di casa” nel bar giallorosso.

Assb no grazie, Pro Patria perchè no

Dato che nel calderone degli interventi si è finito inevitabilmente per parlare anche dei contributi sportivi assegnati a pochi (“tutto il lavoro piombatoci addosso durante il lockdown per consentire ai bambini di accedere in sicurezza alle nostre strutture ci ha fatto completamente dimenticare di presentare il rendiconto necessario per accedere ai contributi”), del ruolo di Assb in generale e della mancata comunicazione (“sarebbe stata gradita”), il  direttore dell’Antoniana – che in molti vedono come futuro presidente dell’Assb (la recente lettera congiunta a firma di tutte le società calcistiche di Busto è un risultato senza precedenti) – ha chiosato con una battuta (“più facile puntare alla presidenza della FIGC”), non senza rivelare una possibile e importante novità all’orizzonte (“Una collaborazione con la Pro Patria? Ci stiamo lavorando“).

L’assessore Rogora davanti a 2 mila persone: «Il Palaginnastica? Siamo pronti»

stadio Antoniana Pro Patria – MALPENSA 24