Una situazione politica esplosiva

La corsa al Quirinale provoca forti turbolenze politiche

di Luigi Patrini

La corsa al Quirinale si fa sempre più complessa e dirompente: sempre più difficile appare la possibilità che le forze politiche attuali riescano a “controllarne” le conseguenze quando, finalmente, sarà stato eletto il Successore di Mattarella.

Tra poche settimane cominceremo ad accorgerci della portata di quanto sarà successo. Poche settimane, perché la questione non potrà trascinarsi troppo per le lunghe: se, come molti continuano a sperare, Mattarella dovesse ripensarci e accettare di fare un bis a tempo, l’esplosione del sistema potrebbe essere solo rinviata di qualche tempo; credo, però, che ciò non accadrà, perché è vero che i miracoli possono sempre accadere, ma difficilmente Mattarella ritornerà sui suoi passi.

Temo che, se non si diffonderà una seria volontà di agire con serietà e lungimiranza, la situazione possa degenerare con conseguenze imprevedibili. Credo che sia ormai sotto gli occhi di tutti una cosa che personalmente sostengo da tempo: Destra e Sinistra non esistono più! Un tempo il nostro Paese viveva una situazione di “Bipartitismo imperfetto”: ho virgolettato l’espressione perché riecheggia il fortunato titolo di un celebre libro del politologo Giorgio Galli, uscito più di 50 anni fa. Si era ancora nella Prima Repubblica e c’erano diversi partiti schierati a Destra (MSI, PLI), a Sinistra (PCI, PSI, PSDI, PRI) e al Centro (DC): ho citato solo i partiti più noti e duraturi di quel periodo. Due di quei partiti (DC e PCI) avevano un consenso che raggiungeva un’alta percentuale, intorno al 75-80%.

Il mondo uscito dalla Seconda Guerra Mondiale era diviso in due blocchi, quello filo-occidentale, organizzato intorno alla NATO e legato agli USA, e quello filo-sovietico, legato ai Paesi del Patto di Varsavia legato all’URSS. La caduta del muro di Berlino (1989) ha avuto ripercussioni all’interno di tutto lo scacchiere geopolitico, ma le conseguenze più vistose si sono viste nei Paesi dell’Est europeo, legati a Mosca; l’Italia aveva un sistema democratico reale, ma “difettoso”, perché il Partito Comunista Italiano, che riceveva alti consensi elettorali ed era finanziato dall’URSS, non “poteva” entrare a far parte del Governo, perché – legato all’URSS, nemica della Nato – avrebbe avuto la possibilità di conoscere i piani militari e difensivi della Nato, mettendo in crisi tutto il sistema dei Paesi occidentali alleati degli Stati Uniti.

Per questo si parlava di “Bipartitismo imperfetto”: bipartitismo perché, come in tanti Paesi democratici, due erano i partiti più votati (DC e PCI), ma imperfetto, perché uno solo (la DC) poteva stare al Governo, mentre l’altro (il PCI), per una sorta di “conventio ad excludendum”, doveva stare all’opposizione. La fine dell’URSS (1991) pose fine a questa situazione anomala del nostro Paese e le cose si complicarono sempre più, perché nessuno (o pochissimi) presero sul serio quanto Giovanni Paolo II aveva scritto nella Sua grande enciclica “Centesimus annus”, precisando che “Gli avvenimenti dell’‘89 si sono svolti prevalentemente nei Paesi dell’Europa orientale e centrale; tuttavia, hanno un’importanza universale, poiché ne discendono conseguenze positive e negative che interessano tutta la famiglia umana. Tali conseguenze non hanno un carattere meccanico o fatalistico, ma sono piuttosto occasioni offerte alla libertà umana per collaborare col disegno misericordioso di Dio che agisce nella storia” (CA, 26).

patrini lanterne verdi
Luigi Patrini

La fine dell’URSS avrebbe certo potuto segnare l’inizio di un mondo migliore e più pacifico, ma, soprattutto dopo l’11 settembre 2001 (Torri Gemelle), sappiamo che le cose sono andate ben diversamente e l’“automatismo” a cui accennava Giovanni Paolo II – come prevedibile – non c’è stato, e – anzi – il “nichilismo gaio” ha cominciato a dilagare impetuoso, spegnendo sempre più la speranza di un vero cambiamento verso un mondo migliore …

In Italia – ne sono sempre più convinto – Destra e Sinistra non esistono più come esistevano tempo addietro, nel senso che sia a Destra che a Sinistra ci sono persone valide e rispettabili, animate da buoni propositi e ci sono pure persone meno commendevoli e meno idonee ad attrarre le simpatie del popolo elettore: è giusto e normale che sia così, perché anche il Signore “fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5, 45). Le ideologie politiche sono tramontate e i partiti devono tenerne conto: si organizzino dunque per tutelare gli interessi concreti e per “con-correre” al raggiungimento di un giusto equilibrio che favorisca l’affermarsi di quel “bene comune” che tenga conto del rispetto del valore primario della persona umana, quale che siano il colore della pelle e le sue convinzioni ideali.

Per limitarci alla nostra cara Italia, vediamo bene come la confusione regni sovrana nel mondo politico: la successione a Mattarella sta mettendo in luce tutti i limiti e le meschinità di una classe politica miope, ripiegata su sé stessa e poco incline a guardare oltre il proprio ombelico: la confusione regna sovrana e rende particolarmente esplosiva la situazione.

Il Centro-Sinistra ha cominciato a suicidarsi: se Letta è costretto a fare il filo ai Grillini perché si alleino con lui…, poi cercherà le Sardine (un tempo cercavano anche i Girotondini…) Ma i Grillini, poi, sono di destra o di sinistra? Cosa “pensano” di fare? E cosa faranno? Loro dicono di voler ancora Mattarella, ma all’inizio della legislatura ne chiedevano addirittura la messa in stato d’accusa (ricordate la richiesta di “impeachment” fatta da Di Maio?)… Ma, “se Atene piange Sparta non ride certo”, perché anche il Centro-Destra, che pure ha tanti voti ed è avanti nei sondaggi, non sta molto meglio: in parte al governo Lega e F.I.) e in parte all’opposizione (FdI) e con una dura lotta non tanto sotterranea per avere la leadership dell’area… E ora anche questa sorta di autocandidatura di Berlusconi, apparentemente sostenuta da tutti… con tanti mal di pancia: occorre riconoscere che, se anche tra i suoi c’è chi storce il naso, mi sia consentito dire che “qualche pretesto il Cavaliere deve pur averlo dato”… O pensano a Giuliano Amato? Quello che nel centenario della scoperta dell’America (1992), al potere da pochi mesi, decise di applicare una patrimoniale per fare, nottetempo, un prelievo forzoso dai conti bancari degli Italiani, mettendo le mani nelle loro tasche…

Buoni e cattivi ci sono a destra e a sinistra; forse in misura diversa, ma forse sarà opportuno che inizi finalmente un lavoro trasversale di ri-aggregazione. Prima però sarebbe opportuno che ci fosse una buona legge sui Partiti, strumenti insostituibili in una vera democrazia; occorrerebbe anche una buona legge elettorale che ripristini preferenze vere; bisognerebbe poi che anche dal punto di vista culturale le Forze culturali, spirituali e ideali presenti nel ricco tessuto sociale del nostro Paese tornassero a farsi sentire! Dove sono i cattolici? Dispersi nei vari partiti a fare il sale che brucia e dà sapore, o solo in cerca di qualche spazio irrilevante?

Vedremo cosa succederà… Per adesso, noi che non contiamo niente vediamo un dopo-Mattarella piuttosto fosco e preoccupante. Forse è meglio che ….cominciamo a fare una bella novena! Una novena che ci aiuti a sperare che davvero quel che succederà sia l’inizio di un ….miracolo!

patrini politica italia – MALPENSA24