Usura ed estorsione con minacce tra Luino e Valcuvia: 3 arresti dei Carabinieri

Carabinieri Varese arresti usura

VARESETre italiani residenti nel luinese sono finiti in carcere per i reati di usura ed estorsione. Gli arresti sono stati operati oggi, 14 dicembre, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Varese a seguito di un’attività di indagine coordinata dalla Procura di Varese. Alle loro vittime avevano chiesto somme di denaro per alcune decine di migliaia di euro. I reati erano commessi anche con modalità violente. L’attività di indagine è stata illustrata nei dettagli nella sede del Comando di Varese.

L’indagine partita a maggio

L’attività ha visto protagonisti i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Varese, che in collaborazione con i militari delle compagnie di Varese, Luino, Gallarate, Busto Arsizio e del Nucleo Cinofili di Orio al Serio hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Varese su richiesta della Procura nei confronti di tre persone. Si tratta di italiani residenti nel luinese, già noti alle forze dell’ordine. Sul loro conto sono stati raccolti gravi indizi per i reati di usura ed estorsione. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese, sono state avviate lo scorso maggio dai militari del locale Nucleo Investigativo.

Due vittime accertate

Tutto è iniziato in seguito alle dichiarazioni rese da una delle due vittime accertate dai Carabinieri. L’uomo raccontava ai militari di essere vittima di estorsione da parte dei tre a causa di alcuni debiti legati alla coltivazione di marijuana e al successivo spaccio della sostanza. Da qui è partita l’attività: i seguenti accertamenti hanno permesso di ricostruire i comportamenti che gli autori delle estorsioni mettevano in atto nei confronti non solo dell’uomo che ha denunciato i fatti, ma anche di un’altra vittima, sempre residente nella zona compresa tra luinese e Valcuvia. Dopo aver elargito ai due prestiti per cifre comprese tra 15mila e 30mila euro i tre avevano iniziato a fare pressioni sulle vittime, anche attraverso violenze consistite in percosse, lesioni e minacce, per farsi restituire il denaro, con tassi di usura che partivano dal 50% fino ad arrivare al 100%. Una delle due vittime è stata costretta a consegnare denaro fino a circa 17mila euro, mentre nell’altro caso si tratta di una cifra più alta, che potrebbe arrivare fino a 60mila euro.

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Costretto a comprare un’automobile

La seconda vittima, che a differenza della prima si trovava in difficoltà economiche per motivi slegati dallo spaccio, è stata costretta ad acquistare un’automobile per poi cederla gratuitamente agli indagati e intestarla alla convivente di uno di loro. Agli indagati dava tutto quello che aveva, utilizzando le pensioni dei familiari, in quanto disoccupato. Una delle vittime avrebbe inoltre ricevuto uno schiaffo al volto da parte di uno degli indagati, in occasione di un incontro in un locale pubblico nel luinese, per fare pressioni al fine di ricevere il denaro. Tra le altre imposizioni messe in atto dagli indagati alle vittime l’obbligo di fungere da prestanome per operazioni finanziarie mettendo a disposizione il proprio corrente o quello dei familiari e di svolgere mansioni di autista per accompagnare gli indagati. Le indagini proseguiranno per capire se oltre alle due vittime il gruppo aveva preso di mira altre persone.

L’importanza di denunciare

I tre sono stati arrestati stamattina, 14 dicembre, e nel corso dell’operazione è stato arrestato in flagranza un quarto indagato, trovato in possesso nella sua abitazione di circa 100 grammi di hashish, 36 di cocaina e 17 di marijuana. I tre indagati per estorsione e usura sono stati portati in mattinata presso la Casa circondariale di Varese. Sono italiani di origine campane, due di 27 anni e uno di 48. Due di loro hanno precedenti specifici. Il comandante provinciale dei Carabinieri di Varese Gianluca Piasentin ha sottolineato che l’attività si inquadra nell’ampio contesto di indagini che il comando provinciale sotto il coordinamento della Procura ha ormai in atto da tempo per contrastare le forme di illegalità diffuse, che molto spesso, come anche in questo caso, hanno come sfondo i traffici di sostanze stupefacenti. Da parte del procuratore di Varese è giunto invece un invito alla popolazione. «Vogliamo sollecitare i cittadini di Varese e dintorni a denunciare questi fatti. Estorsioni ed atti di usura vanno denunciati, perché vogliamo evitare che si diffondano sul territorio. Varese è ancora un territorio abbastanza protetto in quest’ambito».