Vacanze nel silenzio

alto adige, vacanza in fattoria

Alto Adige. Laion. Un paese di meno di 3 mila abitanti con tante frazioni che punteggiano il versante dalla montagna a tutte le altitudini: Novale di sotto è a 470 metri, Rasciesa a 2.270. Un luogo ricco di natura, di storie, di bellezza dolomitica, di accoglienti masi, di esperienza genuine. Ogni frazione occupa una piccola parte di questa gigantesca collina; alcune frazioni si affacciano sull’imponente Valle Isarco, altre sulla celebre Valgardena. Alcune sono circondate da boschi di castagne, altre frazioni sono circondati da prati e sono innevate durante tutto l’inverno. Ambienti abbracciati da un’alchimia particolare in grado di catturare l’attenzione e sorprendere. Ed è proprio questa capacità di attivare l’effetto sorpresa che ormai è presente solo in pochi luoghi, i meno frequentati, i meno blasonati, che rende il tutto un’esperienza unica e speciale. Scelgo di andare alla scoperta della frazione più piccola: Fraina, a 1.180 metri di altitudine. 50 abitanti, una vista spettacolare sul Corno del Renon, sulle montagne sopra Lazfons e sul Monastero di Sabiona (il celebre monastero costruito sullo spuntone di roccia che domina sul paese di Chiusa), un pugno di masi, prati soleggiati, tanta luce e tanto silenzio. La storica chiesa di San Giovanni Battista è anch’essa isolata in un prato, è come una cartolina semplice, pulita che strappa un sorriso di stupore. Esistono ancora posti da fiaba. Sotto la chiesa, a 15 minuti a piedi, c’è il maso Proderhof, una fattoria altoatesina che da 51 anni ha aperto le porte ai turisti.

La splendida vista dal maso sulle montagne di Lazfons

Chi arriva qui è assetato di tranquillità e al Proderhof non rimane deluso: al di là del grandioso panorama, si aggiunge l’atmosfera accogliente della famiglia Lageder e il tocco femminile di Verena, che traspare nei dettagli, come la cura per i fiori che rendono questo angolo un luogo fuori dal tempo. Il maso Proderhof fa parte dell’Associazione del Gallo Rosso, che sotto il marchio unisce circa 1600 masi sparsi in tutto l’Alto Adige, con differenti caratteristiche. Rispetto ad altre regioni italiane, l’agricoltura in Alto Adige ha un’importanza superiore alla media per il paesaggio e la società. Dei circa 7.400 km² di superficie totale dell’Alto Adige, 4.841 km² sono terreni agricoli e a questi si aggiungono le aree boschive. Le aziende sono circa 20 mila e il maso Proderhof è un interessante esempio che permette di scoprire cosa offre una vacanza in un maso rispetto ad un altro tipo di alloggio. La stalla e il lavoro prezioso dei contadini entrano a far parte della vacanza vera e propria e per chi ama gli animali può cogliere l’occasione di partecipare attivamente ad accudire gli animali. Come nella maggior parte delle fattorie, anche al Proderhof quando le lancette dell’orologio segnano le 17, le mucche sono pronte per la mungitura. La puntualità è gradita anche agli animali: non hanno sveglie né segnali acustici ma se si ritarda, diventano impazienti. Con Stephan Lageder e sua figlia Marie, amante della sua mandria di circa 15 capi, vado nella stalla e mi sorprendo per l’organizzazione e la velocità di come viene svolta la mungitura: le mucche si mettono in fila, attendono il loro turno tranquille, Stephan in pochi secondi attacca la mungitrice e i contenitori del latte si riempiono in fretta. Finita la mungitura, la mucca trova la sua cena: tanto fieno profumato e comodi giacigli di paglia per riposare. Marie è l’addetta ai vitellini: me li mostra con orgoglio, uno ad uno. Tre vitellini di poche settimane e altri tre di qualche mese, divisi in due gruppi perché “troppo vivaci se lasciati tutti insieme”. Stephan mi racconta quanto sia impegnativo il lavoro: ogni giorno trascorre alcune ore in stalla per prendersi cura delle mucche; la prima mungitura è all’alba, per consegnare il latte fresco alle aziende altoatesine che lo trasformano in mozzarella. Mi spiega quanto siano severi i controlli a cui viene sottoposto il latte e quanto le mucche non debbano essere sotto stress per produrre un latte di qualità. Quando non è in stalla, lavora nei boschi: la famiglia possiede tanti ettari di terreno che ogni giorno richiedono lavoro. “Fortunatamente i miei genitori ci danno una mano, sia in cucina, sia in stalla, sia con i bambini” precisa Stephan. Solo vivendo qualche giorno in un maso si può intuire la dedizione dei contadini per il loro lavoro e condividere per qualche giorno la loro soddisfazione.

I gustosi canederli del maso Proderhof

Al maso Proderhof è possibile anche prenotare la colazione e la cena: la serata dei canederli incanta non solo per la bontà ma per l’allegria con la quale Verena e i figli Marie e Simon partecipano alla preparazione di questo piatto tradizionale altoatesino. La porta della cucina è aperta: distesi sul grande tavolo ci sono tutti gli ingredienti per i canederli al formaggio, agli spinaci e alla barbabietola: un tris di gusto che si scioglie in bocca. Anche la colazione sorprende con yogurt, uova, latte, marmellata, tisane, torta, sciroppi, succhi di frutta, affettati, formaggi, miele, pane fresco. Stare al maso è un po’ come entrare nella famiglia e toccare con mano la vita che ogni giorno si svolge in queste mura molto speciali, che racchiudono tanta storia e tanta dedizione.

E’ la terza generazione che vede il maso aperto anche ai turisti, anzi agli ospiti che prediligono un ambiente informale e famigliare senza rinunciare alla bellezza e alla comodità di una camera o appartamento in stile alpino. I sei bellissimi alloggi sono arredati con cura: linee moderne dove il legno disegna gli spazi, vetrate enormi che lasciano entrare il paesaggio, balcone o giardino panoramico (un appartamento offre anche un idromassaggio riscaldato esterno per ammirare la vista immersi in un bagno caldo) e per tutti è a disposizione una mini spa con graziosa sala relax e sauna di legno di pino con parete di vetro.

La graziosa spa del maso Proderhof con sauna e sala relax panoramica

Una vera e propria chicca: il luogo ideale dove rigenerarsi dopo una lunga camminata. Le proposte per le escursioni sono davvero tante: Laion è conosciuto anche come “la porta della Val Gardena”, e in Val Gardena si arriva anche a piedi, seguendo il “sentiero della posta” ovvero il vecchio sentiero che il postino percorreva per recapitare la posta da Chiusa a Ortisei prima che venisse costruita la strada a valle verso Val Gardena nel 1856. Partendo da Laion, il sentiero passa attraverso le frazioni di Ceves e San Pietro e arriva fino ad Ortisei, che si raggiunge dopo un tempo di percorrenza di 3 ore (il sentiero è lungo 12 chilometri). Per tornare indietro si può prendere l’autobus, che passa almeno ogni ora. Si può anche passeggiare sulla vicina collina “Wasserbühel”, con resti che risalgono al Neolitico e tanti scorci dove ammirare la grandezza della Valle Isarco. Da questa collina parte anche il sentiero dedicato al poeta Walther von der Vogelweide (1170 circa – 1230 circa), il più famoso poeta / menestrello dell’area linguistica germanica: 8 chilometri di camminata in parte nel bosco, in parte in soleggiati pascoli; ci si imbatte nella splendida chiesa di Santa Caterina, nel maso “Vogelweider” a Novale di Laion (si presume sia la casa dove nacque) e nella Chiesa di San Nicola a Albions.

La chiesa di Santa Caterina

Con la ValGardena MobilCard, inclusa nel soggiorno al Proderhof, si può scoprire Laion e tutto l’Alto Adige in autobus e in treno grazie all’utilizzo gratuito di tutti i bus navetta a Laion, di tutti gli autobus postali e di tutti i treni regionali in Alto Adige dal Brennero fino a Trento e da Malles fino a San Candido.

Info: Proderhof – Vacanze in agriturismo a Laion