Disabili maltrattati all’Anaconda di Varese? Il Pm: «Tutti a processo»

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VARESE – Presunti maltrattamenti su disabili all’Anaconda di Varese: l’accusa chiede il rinvio a giudizio per quattro educatori. Sono cinque, in tutto, gli indagati comparsi oggi, giovedì 12 ottobre, davanti al Gup di Varese Giuseppe Battarino. Di questi solo uno ha chiesto di essere ammesso al rito abbreviato (altri due indagati hanno scelto la via del patteggiamento).

Decisione a novembre

Per i restanti quattro il pubblico ministero Giulia Floris ha chiesto il rinvio a giudizio. Le parti civili, che contano anche l’Anaconda stessa, si sono associate alla richiesta dell’accusa. Per contro le difese hanno chiesto il non luogo a procedere. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 16 novembre data in cui, oltre alla discussione dell’abbreviato, potrebbe arrivare anche la decisione del giudice per l’udienza preliminare.

Anaconda parte civile

Secondo gli inquirenti alcuni educatori maltrattavano ripetutamente gli ospiti della residenza – di un’età compresa tra i 6 e i 16 anni – cui dovevano fornire assistenza, sottoponendoli a continue vessazioni e violenze, od omettendo i doverosi controlli, non impedendo che i minori con problemi arrivassero a farsi del male. Gli indagati sono accusati in concorso fra loro, del reato di maltrattamenti aggravati e continuati e, solo a quattro di loro, viene contestato anche l’abbandono di persone minori o incapaci e lesioni personali colpose.

Le indagini hanno preso avvio agli inizi del mese di marzo 2021 dalla stazione carabinieri di Azzate a seguito di una denuncia presentata dai genitori di un minorenne disabile, insospettiti dal mutamento di atteggiamento del proprio figlio che era stato affidato alla struttura sociosanitaria.

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