Storia, arte e costume a Varese: cento anni in mostra al museo di Villa Mirabello

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VARESE – L’appuntamento per i varesini amanti dell’arte, della cultura e della storia cittadina è per sabato primo aprile alle 17 al museo di Villa Mirabello, dove verrà inaugurata la mostra per il centenario del Circolo degli Artisti (nella foto qui sopra i soci con l’assessore Laforgia, secondo da sinistra), che si potrà visitare per tutto il mese di aprile. Un evento, quello dedicato all’anniversario dell’associazione, che la pandemia, con la sua coda di chiusure di luoghi pubblici, ha fatto slittare di quasi tre anni: «Nacque nel 1920, per volontà dei giornalisti, come struttura globale per fare cultura», spiega l’attuale presidente Antonio Bandirali, che ha curato il libro uscito nel 2020 per la ricorrenza. «E ora, oltre a rendere omaggio ai suoi fondatori, l’intento è di far rivivere un polo culturale dove scambiarsi le idee al di fuori degli intrallazzi politici».

L’inaugurazione

L’inaugurazione dell’esposizione sarà introdotta dai saluti del sindaco Davide Galimberti e dell’assessore alla Cultura Enzo Laforgia. Condotti da Matteo Inzaghi, direttore di Rete 55, insieme a Bandirali introdurranno i presenti alla visita delle diverse sezioni della mostra Silvestro Pascarella, direttore della Prealpina, Giuseppe Armocida, presidente della Società Storica Varesina, Giampiero Tartaglia, dell’Associazione Culturale Europea del Centro di ricerche di Ispra, Paolo Musajo Somma di Galesano, presidente della Varese Nascosta, Claudio Tovaglieri, presidente del comitato scientifico di Volandia e Angelo De Giorgi, presidente di Varese Auto e Moto Storiche. La mostra, organizzata dal Circolo degli Artisti, Varese Nascosta, Associazione Culturale Europea e Società Storica Varesina con il patrocino di Comune, Provincia e Fondazione Comunitaria del Varesotto potrà essere visitata tutti i giorni della settimana, tranne il lunedì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.

Le sale

I visitatori saranno guidati lungo un percorso in cui l’arte si colloca nel contesto sociale e culturale del Novecento. Alle opere dei soci storici del Circolo è riservata la prima sala, collegata a quella in cui il clima culturale dell’epoca in cui nacque l’associazione degli artisti è ricostruita anche mediante l’esposizione di modelli di carta di grandezza naturale e la ricostruzione verbale delle “colonne sonore” più significative. La terza sala è riservata alla creatura, oggi ultracentenaria, di colui che fu il principale “sponsor” degli Amici dell’arte, Giovanni Bagaini, che nel 1888 fondò la “Cronaca Prealpina”, di cui fu direttore fino al 1929. Camminando tra le pagine storiche del giornale i visitatori giungeranno nello spazio in cui saranno esposte le opere pittoriche degli artisti attivi del Circolo, prima di entrare nel salone in cui capolavori di ceramica (nella foto qui sopra Enrico Brugnoni con alcuni pezzi firmati da Antonia Campi) faranno da cornice a una piccola mostra di auto e moto storiche, con un significativo omaggio a Flaminio Bertoni.

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