Elezioni a Varese, Busto e Gallarate, l’ultimatum di FI: «Vogliamo un sindaco»

Gallarate Caliendo Forza Italia

VARESERoberto Maroni a Varese, Emanuele Antonelli a Busto Arsizio, Andrea Cassani a Gallarate. Lo schema di accordo del centrodestra sui tre grandi Comuni al voto (Varese, Busto Arsizio e Gallarate) non soddisfa Forza Italia, rimasta fuori dalla conta dei candidati sindaci in favore di Lega e Fratelli d’Italia. L’intesa, ribadita sabato scorso nella pizzata di mezzogiorno con i principali referenti provinciali, soltanto due giorni dopo viene nuovamente rimessa in discussione dal senatore Giacomo Caliendo, commissario degli azzuri in provincia di Varese: «Forza Italia ha sempre chiesto agli alleati che in almeno una di queste tre grandi città la candidatura a sindaco fosse espressione della parte più moderata della coalizione».

L’ultimatum

L’unità del centrodestra, dunque, torna a essere soltanto un buon proposito. Più volte Forza Italia ha rivendicato l’esigenza di avere un proprio esponente in corsa per la fascia tricolore in una delle tre grandi città della provincia di Varese, ma probabilmente i berlusconiani non vengono presi troppo sul serio dagli alleati. E ora le parole di Caliendo suonano come un ultimatum: «Se registrassimo una mancata risposta o un arrogante “abbiamo già deciso”, quando, invece, siamo ai primi incontri, dovremo prenderne atto, valutando in sede provinciale la strada migliore da percorrere. Sabato prossimo ci sarà una riunione di coordinamento provinciale di Forza Italia dove si discuterà e si deciderà anche su questi argomenti. Sarebbe opportuno per quella data un chiaro segnale in tal senso da parte dei nostri alleati».

Mai veti sui nomi

Caliendo sottolinea di non aver mai posto veti sui nomi, né pregiudiziali su eventuali riconferme. Si è soltanto limitato a porre un preciso problema politico: «Per essere competitivi e vincenti non può passare il messaggio che in provincia di Varese la coalizione di centro-destra sia totalmente appiattita su posizioni sovraniste. L’elettorato più moderato difficilmente lo accetterebbe, con conseguenze negative in termini di consenso e risultato». Forza Italia si aspetta quindi un chiaro riconoscimento politico che soddisfi le legittime aspettative formulate anche con l’intento di rafforzare la coalizione e comunque in grado di rappresentare ai cittadini il patrimonio culturale, ideale e programmatico di tutti i partiti che la rappresentano.

Il ruolo di Forza Italia

Forza Italia, ricorda Caliendo, sin dalla sua nascita si è posta il problema di consentire all’area della destra politica di superare la marginalizzazione in cui era tenuta e si è sempre impegnata perché nella coalizione i singoli partiti operassero con pari dignità. «Un percorso lungo che ha fatto maturare i nostri partiti e che ha portato in questi giorni Forza Italia e la Lega ad appoggiare il Governo Draghi», dice. «Perciò, tutte le formazioni politiche e quelle civiche di centro destra si devono porre un problema che non riguarda aspirazioni personali, ma una seria questione che ci si augura sia valutata per quello che è, non essendoci retro pensieri o interessi personali di sorta. D’altra parte il nostro modo di concepire la politica l’abbiamo dimostrato dichiarando la nostra convinta disponibilità ad appoggiare la candidatura Maroni per Varese spontaneamente, senza alcuna richiesta, anche se avvertiamo l’esigenza sulle modalità della campagna elettorale per accrescere il consenso al candidato Sindaco».

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