Dipendenze, bullismo e hikikomori: la mappa del disagio giovanile in provincia

VARESE – Dalle dipendenze al bullismo. Senza tralasciare la declinazione cyber delle aggressioni ai più deboli, i problemi psichici e un fenomeno il cui nome arriva da lontano, il Giappone, ma è in crescita esponenziale anche a queste latitudini: gli hikikomori. Problematica quest’ultima che va ben oltre il fenomeno della dispersione scolastica e del mancato inserimento nel mondo lavorativo. In sintesi: il disagio giovanile in tutte le sue manifestazioni è stato il tema dell’incontro che si è tenuto oggi a Villa Recalcati e voluto dal prefetto Salvatore Pasquariello dopo la firma del protocollo di giugno scorso.

Obiettivo, oltre a quello di rendere la rete sempre più concreta e operativa sul territorio, è costruire una banca dati provinciale. Al momento, infatti, c’è una studio scientifico di Regione Lombardia, ma ancora manca uno spettro completo sul territorio provinciale che possa aiutare in maniera ancor più efficace l’intervento istituzionale e sociale.

La rete contro il disagio giovanile

La Prefettura in regia. Erano poi presenti: l’Ats Insubria con il direttore sociosanitario Ettore Presutto; le scuole, rappresentate dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Giuseppe Carcano, Camera di Commercio, i sindaci, gli uffici di piano, le cooperative che si occupano dei progetti e le forze dell’ordine. Obiettivo: presentare le progettualità in campo, ma anche consolidare la rete di chi quotidianamente e con differenti ruoli lavora per contrastare il disagio giovanile e dare risposte ai ragazzi in difficoltà.

La voce del prefetto

I giovani e il disagio sono due temi che il prefetto ha detto di voler affrontare in questo suo mandato in terra varesina fin dal suo arrivo. E in tal senso ha lavorato attraverso una serie di incontri sul tema fino a rinsaldare un rete socio istituzionale. E ora, dopo la firma del protocollo, si è tenuto a Villa Recalcati un momento di sintesi per fare il punto della situazione.

Il ruolo di Ats

«Abbiamo messo in campo 5 progetti per la provincia di Varese. Alcuni sono stati appena avviati. Non sono gli unici attivi. Nel nostro territorio sono un centinaio le progettualità in essere e uno degli obiettivi è quello di poterli mettere a sistema in modo tale da favorire la conoscenza e la diffusione di questi servizi», ha spiegato il direttore sociosanitario di Ats Insubria Ettore Presutto.

La parola alle progettualità

I progetti finanziati da Ats e da Regione sono: IGeneration, ente capofila: Azienda Speciale Consortile Medio Olona; Con Te Sto, ente capofila: Comune di Luino; Influenza felice, ente capofila: Comune di Varese; Ragazzi di città – Young e senior, ente capofila: Comune di Saronno; Sakido XP, ente capofila: L’Aquilone Società Cooperativa Sociale. Ogni progettualità è stata presentata dalla realtà territoriale di riferimento che ha spiegato come è stato declinato sul territorio.

Varese disagio giovani – MALPENSA24