Varese, il Covid non ferma le celebrazioni per Sant’Antonio. Ecco gli orari

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VARESE – Tre chiese per tredici messe. Se da un lato, nonostante le restrizioni legate alla pandemia, il falò illuminerà comunque la notte di Sant’Antonio, dall’altro la comunità pastorale di Varese centro, che proprio dall’abate eremita prende il suo nome, ha confermato per sabato 16 e domenica 17 gennaio il grande impegno liturgico che ha da sempre caratterizzato la sagra.

«Per i varesini e per i devoti al santo – le parole di monsignor Luigi Panighetti – sono momenti che hanno sempre coinciso con la preghiera, con la riflessione, ma anche con il gusto di ritrovarsi in una dimensione comunitaria gioiosa. Il desiderio di sacerdoti e parrocchiani delle quattro parrocchie, Basilica, Bosto, Brunella e Casbeno, è quello di mantenere un segnale di festa, speranza e omaggio al santo nel rispetto delle disposizioni vigenti».

Sabato la benedizione delle candele

Proprio per favorire il rispetto del distanziamento e considerando la concomitanza con le messe domenicali, solo quattro delle celebrazioni si terranno nella chiesa della Motta. La prima messa sarà sabato alle 7.15 nella chiesa di San Giuseppe; poi spazio alla Basilica di San Vittore, dove sarà portata la statua itinerante di Sant’Antonio, alle 8.30 e alle 10.00. Stesso orario, quest’ultimo, per la prima celebrazione nella chiesa della Motta; appuntamento che coinciderà con la benedizione delle candele votive. Doppio appuntamento anche alle 18.00, sia in Basilica sia a Sant’Antonio.

Le celebrazioni della domenica

Domenica 17 gennaio, giorno della festa patronale, due le celebrazioni nella chiesa della Motta (11 e 18), cinque invece in Basilica: 8.30, 10, 12, 17.30 e 21. Come avviene ormai da quasi un anno, ogni funzione avrà un numero massimo di partecipanti: 80 posti per quelle alla Motta, che rimarrà comunque aperta per la preghiera personale dalle 9 alle 19 di sabato e dalle 10 alle 19 di domenica; 150 per San Vittore (aperta il sabato dalle 7.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 19 e la domenica dalle 7.30 alle 13, dalle 15.30 alle 19 e dalle 20.30 alle 22).

Intenzioni anche per chi sta a casa

«Ovviamente – ha proseguito Panighetti – potremo accogliere per sicurezza un numero decisamente minore di fedeli rispetto a quanti ogni anno rendono omaggio e chiedono grazie all’eremita del deserto. I sacerdoti pregheranno durante le celebrazioni in maniera particolare per tutti coloro che ne faranno richiesta, per chi non se la sente ancora di partecipare in presenza, per chi soffre per la malattia e perché il santo taumaturgo interceda per loro».

“Accendi una luce di speranza”

La parrocchia di San Vittore, la comunità pastorale “Sant’Antonio Abate”, i Monelli della Motta e la Fondazione comunitaria del Varesotto organizzano, proprio in concomitanza con la festa, una raccolta fondi online, con l’obiettivo di aiutare quanti stanno attraversando un momento di particolare difficolta. «Con Sant’Antonio – si legge nell’invito pubblicato dai promotori – “accendi una luce di speranza”. Proprio la luce, infatti, è simbolo importante in questa tradizione tra candele e Falò. Chi vorrà accendere virtualmente una candela, dando un contributo, potrà farlo fino al 17 febbraio 2021 collegandosi al sito www.fondazionevaresotto.it. Gli aiuti saranno distribuiti, attraverso l’associazione “Farsi prossimo casa carità”, a persone e famiglie che faticano a far quadrare i conti, anche per le bollette della luce.

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