Varese, il falò di Sant’Antonio non ci sarà. Confermate le celebrazioni religiose

VARESE – Ora è ufficiale. Quest’anno, il tradizionale falò della vigilia della festa di Sant’Antonio abate in piazza della Motta non si farà. Lo ha comunicato il presidente dei “Monelli della Motta”, Giuseppe Redaelli. Mentre resta confermato il programma delle celebrazioni religiose nella chiesa dedicata al Santo protettore degli animali e dei fornai, i “Monelli”, per la prima volta nel secondo dopoguerra, hanno dovuto rinunciare all’appuntamento che, ogni anno la sera della vigilia della memoria liturgica del santo, richiama in piazza della Motta migliaia di persone attratte dal grande falò allestito sul sagrato.

Non ci sarà il falò in streaming

Già lo scorso anno, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di coronavirus, gli organizzatori furono costretti a modificare il programma tradizionale e l’accensione della catasta di legna fu diffusa in diretta streaming. «Quest’anno però – spiega Redaelli – non è possibile riproporre l’evento con la stessa modalità perché sino al 31 gennaio è vietata l’organizzazione di eventi in luoghi pubblici che possano favorire il formarsi di assembramenti ed inoltre, a differenza dello scorso anno, le persone possono circolare liberamente». Una decisione certamente sofferta, che vuole anche evitare che si possano verificare episodi che mettano a rischio l’ordine pubblico, che il presidente dei “Monelli” ha assunto dopo essersi consultato con il sindaco, Davide Galimberti, il prevosto, monsignor Luigi Panighetti, il prefetto, Dario Caputo, e il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana.

Da Sant’Antonio a San Valentino

Anche se ogni decisione sarà subordinata all’evoluzione della pandemia in corso, il presidente Redaelli non esclude la possibilità che la parte del programma della festa legata alle manifestazioni della devozione popolare possa essere recuperata prima della fine dell’inverno. Il consiglio direttivo dei “Monelli” avrebbe già formulato un’ipotesi di data. L’appuntamento potrebbe essere fissato per la sera di venerdì 11 febbraio, nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes. Una data in prossimità della festa di San Valentino, il santo protettore degli innamorati. Una proposta non casuale perché, la tradizione popolare vuole che, prima dell’accensione del falò, coloro che sperano nel corso dell’anno di incontrare la persona con la quale condividere la propria vita inseriscano nella catasta di legna che verrà avvolta dalle fiamme un biglietto con la richiesta di intercessione da parte di Sant’Antonio.