Il Latte Varese piace ai grandi del settore. Ma c’è chi pensa al rilancio a “km zero”

VARESE – Forse non è ancora finita la storia della centrale di via degli Uberti e del marchio Latte Varese. Ma prima di poter capire se davvero si è all’epilogo di 90 anni di attività, oppure all’inizio di un nuovo capitolo è bene usare il condizionale. Di certo, la notizia della chiusura della centrale del latte di Varese non è rimasta all’interno dei confini della nostra provincia.

Prodotto, marchio e mercato

Qualità del prodotto e marchio. Ma anche una buona fetta di mercato da presidiare. Sono questi i tre pilastri sui quali si potrebbe aprire una nuova partita in via degli Uberti. Impossibile fino a qualche giorno fa per via degli ingenti investimenti necessari per raddrizzare economicamente “una baracca” che è (non all’improvviso) collassata. Ma che nelle prossime settimane potrebbe essere giocata. O che forse, sotto traccia, è già iniziata.

Chi ha suonato in via degli Uberti?

A oggi c’è l’amarezza dei consumatori, ma anche dei rivenditori, sparsi sul territorio, che si sono ritrovati da un giorno all’altro senza la tradizionale fornitura di Latte Varese. E che in quattro e quattr’otto hanno dovuto porre rimedio. Dietro le quinte però, almeno così raccontano in zona centrale senza alzare troppo la voce, pare che qualcuno (seppur non via del tutto formale) abbia “suonato” al campanello della centrale.

Chi? Presto per dirlo. Queste sono operazioni da condurre a fari spenti, senza sbilanciarsi. E soprattutto senza esultare prima di avere la certezza di aver chiuso la questione. Detto ciò però, il marchio e la fetta di mercato interessa a chi già opera nel settore. E qui le strade (non ancora aperte) ma percorribili sono due. La prima parla di un grande realtà nazionale del Centro – Nord Italia, che ha messo gli occhi sulla centrale varesina con l’obiettivo di allargare ancora di più il proprio mercato e “presidiarlo” con un marchio (Latte Varese) che, agli occhi dei consumatori, pur passando in altre mani, resta una garanzia.

Il Latte Varese non piace solo ai “grandi”

Ma il Latte Varese non piace solo ai “grandi”. Ci sarebbero, sempre secondo alcune indiscrezioni, realtà anche più piccole pronte a intervenire con un progetto ambizioso e che non si limiterebbe ad acquisire marchio e mercato per crescere, ma punterebbe sul rilancio del brand local facendo leva sul fatto che la Centrale è radicata sul territorio. Con la volontà di ampliare la gamma dei prodotti derivati dalla trasformazione del latte. Insomma due possibili diversi scenari per scrivere, a seconda di quale due prevarrà, un nuovo capitolo di una lunga storia d’impresa, che rischia di scomparire.