FdI, scontro sulle candidature. Marino: «Non c’è solo Busto. E Antonelli resti dov’è»

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GALLARATE – Territorialità, precedenza, rappresentatività. Sono i tre criteri che Salvatore Marino, componente dell’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia (il solo in provincia di Varese insieme a Francesca Caruso e al coordinatore provinciale Andrea Pellicini), indica per scegliere i candidati del partito per il doppio cruciale appuntamento del prossimo anno con le Regionali e le Politiche. 

Due in Regione 

Marino prende spunto dalle recenti dichiarazioni del presidente del Circolo di Fratelli d’Italia di Busto Arsizio, Massimiliano Nardi, per precisare alcuni concetti e ampliare l’orizzonte. «Busto deve capire che Fratelli d’Italia non è solo Busto, ma tutta la provincia. Condividendo il principio della territorialità ci sono riferimenti forti che devono essere tenuti in considerazioni. Parlo di Andrea Pellicini per il Luinese, di Giuseppe De Bernardi Martignoni per il Gallaratese, di Zocchi e Giordano per Varese. Ben venga dunque inserire nomi forti in lista perché aiutano il partito a ottenere un maggiore successo. I numeri, infatti, dicono che con un buon risultato c’è la possibilità di ottenere un secondo consigliere regionale». 

Il futuro di Antonelli 

In merito al futuro di Emanuele Antonelli, tra i papabili per un posto al Senato, Marino frena: «Non ho nulla contro la persona, anzi. Lo reputo un ottimo amministratore che stimo moltissimo per il suo decisionismo. Proprio per questo mi auguro che il partito lo voglia riproporre come presidente della Provincia». Niente Roma, dunque? «Fratelli d’Italia ha tanti altri nomi che non possono essere superati da persone che sono arrivate dopo. Mi riferisco in particolare a due membri dell’assemblea nazionale, come Caruso e Pellicini, che sono da molto più tempo all’interno del nostro partito ed è giusto premiarli. Porto avanti questa linea all’interno del partito per puntare a esprimere il maggior numero di rappresentanti all’interno delle istituzioni ai vari livelli e dunque poter concretamente portare avanti le istanze dei cittadini».

Sono un soldato 

Seguendo il suo ragionamento, tra i possibili candidati della provincia di Varese per il Parlamento ci potrà essere anche il nome di Marino? A domanda precisa, il diretto interessato risponde: «Faccio parte dall’inizio di questa grande avventura chiamata Fratelli d’Italia, ma non mi butto nella mischia. Io sono un soldato di questo partito e mi sono sempre messo a disposizione. Se ce ne sarà l’occasione, sarò a disposizione anche questa volta. Sono pronto per candidarmi al Senato». 

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