Marotta, ingresso in Panathlon Varese: «Il territorio mi ha dato tanto, ora ricambio»

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Da sinistra: Maurizio Gandini, Marco Gagliardo, Salvatore Pasquariello, Marco Magrini, Giuseppe Marotta, Felice Paronelli, Giacomo Cosentino e Davide Galimberti

VARESE – «Per me è stato doveroso accettare l’invito del Panathlon Club Varese: arriva da un territorio che mi ha dato tanto ed è giunto il momento di restituire ciò che ho avuto». Sono state queste le parole di un emozionato Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, alla cerimonia che si è tenuta ieri, mercoledì 21 febbraio, a Villa Recalcati, e ha visto il suo ingresso nell’associazione culturale che si propone la promozione dei valori dello sport e del fair play. All’evento condotto da Maurizio Gandini nella sede della Provincia, insieme al presidente Felice Paronelli, al governatore Attilio Belloli, ai soci e al “padrone di casa”, il prefetto Salvatore Pasquariello, si sono riuniti Giacomo Cosentino, vicepresidente di Regione Lombardia, Marco Magrini, presidente della Provincia di Varese, il sindaco Davide Galimberti, l’assessore allo Sport Stefano Malerba, il comandante provinciale dei Carabinieri Marco Gagliardo nonché i rappresentanti di diverse associazioni varesine.

I messaggi che arrivano dallo sport

«Il Panathlon punta al fair play degli atleti, giovani e studenti, che saranno i protagonisti della società del futuro», è stato il plauso di Pasquariello nel suo discorso di benvenuto. «L’auspicio – e obiettivo delle istituzioni – è che nessuno rimanga indietro. Ognuno di noi è impegnato per lo scopo trasversale del benessere dei ragazzi». Belloli ha ribadito il ruolo dello sport come veicolo di formazione, per trasmettere i comportamenti di lealtà nella competizione di cui il Panathlon è paladino: «I ragazzi sono più reattivi e attenti ai messaggi che arrivano attraverso gli sportivi. C’è bisogno di una cultura in tal senso e non abbiamo intenzione di fermarci».

Il discorso del governatore Attilio Belloli

Da Avigno all’Inter

Marotta ha sottolineato il valore dello sport come palestra di vita riguardo alle giovani generazioni: «Per poter trasmettere qualcosa ai ragazzi, gli uomini del domani, sono fondamentali tutte le infrastrutture, fino ai campetti o altri luoghi dove si svolgano anche piccole attività, che possano avvicinarli a qualsiasi forma di pratica sportiva». La sua carriera, nata tra Avigno e Masnago e ora legata all’Inter, è stata ripercorsa dal giornalista Roberto Pacchetti ricordando come alla competenza non sia stata da meno la carica umana: dopo il diploma al liceo classico Cairoli era già a diciannove anni responsabile del settore giovanile del Varese, diventandone poi, negli anni Ottanta sotto Guido Borghi, direttore sportivo. Tra le sue squadre Monza, Como, Ravenna, Venezia, Atalanta, Sampdoria e Juventus con la quota record di sette scudetti; dopo la rottura nel 2018 l’arrivo ai nerazzurri con il diciannovesimo scudetto, la Supercoppa e Coppa Italia. In tutto quarantasette campagne acquisti, e nel 2014 l’entrata, tra i dirigenti sportivi, nella Hall of Fame del calcio italiano.

La premiazione di Andrea Crugnola

I premi al campione Andrea Crugnola e ai Carabinieri

«Il più grande dirigente sportivo d’Italia e d’Europa, come confermano qualificati giornali finanziari», ha detto Galimberti di Marotta. «È un elemento di orgoglio per il Panathlon Club Varese, ma anche per il circuito sportivo di questo territorio: sempre più spesso si parla delle Olimpiadi 2026, che saranno anche qui, una provincia che fa dello sport un elemento di riconoscimento a livello internazionale. Ruolo che viene certificato ancora di più da questo momento, uno stimolo a fare sempre meglio».
«Veramente un grande acquisto – così Paronelli – per noi questo settantesimo anniversario inizia con un fiore all’occhiello»: tra le ricorrenze anche le “storie di motori” dei cento anni della Milano-Laghi (a settembre sarà festeggiata con una corsa del Club Auto Moto Storiche e con la creazione, a opera di Buosi e Irca, di un dolce dedicato) e dei cinquanta di rally nella provincia di Varese, con la premiazione di Andrea Crugnola; la storia sportiva del campione di Comerio – «ho sempre cercato di portare Varese in alto in tutte le competizioni che ho fatto» – è stata ripercorsa dal giornalista Giuseppe Macchi. Riconoscimento anche per il corpo dei Carabinieri, per la costante assistenza offerta agli utenti della strada: per Gagliardo «un attestato di stima e affetto, che mi inorgoglisce e gratifica ulteriormente il nostro operato».

Marco Gagliardo, comandante provinciale dei Carabinieri, riceve il premio di Panathlon Varese

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