Varese, Masnago saluta don Matteo Moda. San Maurizio si aggiudica il Palio

VARESE – Trionfo, ieri pomeriggio domenica 11 settembre, della contrada San Maurizio nella quarantaquattresima edizione del Palio delle 6 contrade di Masnago. Al termine della combattutissima “gara della brenta”, disputata sul terreno del campo di calcio dell’oratorio parrocchiale, San Maurizio è tornata al successo dopo tre anni precedendo nella classifica finale le rivali del Belvedere e di Paino.

Don Matteo lascia Masnago

Nella giornata conclusiva della manifestazione coordinata da Alessandro Montalbetti, la Comunità pastorale “Maria Madre Immacolata” ha salutato don Matteo Moda, il trentaduenne sacerdote originario di Somma Lombardo che, dopo sette anni trascorsi a Masnago, è stato trasferito dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ad Appiano Gentile nella Comunità pastorale “Beata Vergine del Carmelo” guidata da monsignor Erminio Villa che comprende anche le parrocchie di Veniano e Oltrona San Mamette. Al mattino, i fedeli delle otto parrocchie che formano la comunità pastorale guidata da don Giampietro Corbetta si sono radunati nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo nel giorno in cui si ricordava il cinquantaquattresimo anniversario della sua Dedicazione per partecipare alla messa solenne presieduta da don Matteo.

Un saluto commosso

Il rito ha vissuto momenti di intensa commozione perché, nelle battute finali dell’omelia e allo scambio della pace, don Matteo non è riuscito a trattenere le lacrime rivelando tutta la sua grande sensibilità d’animo. Riprendendo il brano di vangelo di Luca che presenta l’incontro tra Gesù e Zaccheo, don Matteo ha confessato: «Oggi mi sento come Zaccheo davanti a voi. Piccolo per la mia povera testimonianza, non sempre docile allo Spirito, soprattutto nei momenti di fatica o di rilancio del cammino. Mi sento però come Zaccheo – ha continuato – anche nello sguardo di amore che ho ricevuto da tanti di voi in questi anni che mi ha aiutato a crescere e a maturare nel ministero». Don Giampietro, nel suo saluto, ha ricordato in particolare il suo primo incontro con don Matteo quando, in incognita, tre anni fa prese contatto con il suo predecessore, don Mauro Barlassina, in vista del suo trasferimento da Arcisate a Masnago. Uno sguardo senza parole che diede inizio a un rapporto di collaborazione che, come ha aggiunto il parroco, ha vissuto momenti particolarmente significativi.

Il Palietto d’oro

«Nel mese di marzo del 2020 – ha ricordato inoltre don Corbetta – quando vennero imposte le restrizioni più strette a causa della pandemia, per tre mesi io e don Matteo celebravamo insieme la messa in oratorio alternandoci alla presidenza e facendo ogni giorno la predica con riflessioni sulla Genesi e sul “discorso della montagna”». Al termine della messa, infine, è stato consegnato il “Palietto d’oro”, il riconoscimento assegnato dal comitato organizzatore del Palio ad una persona che si sia distinta per l’impegno a favore della comunità del rione. “Per aver pensato, creato, sostenuto e migliorato negli anni l’iniziativa del doposcuola parrocchiale con autentica passione educativa e profonda fede nei valori unici e irripetibili di ogni ragazzo”, quest’anno il Palietto è stato consegnato a Marisa Rabuffetti Fumagalli (nella foto sotto). Laureata in Economia e commercio all’Università Cattolica di Milano, la professoressa Rabuffetti, originaria di Albizzate e che oggi ha ottantadue anni, dopo un’esperienza lavorativa al Credito Varesino, si è dedicata all’insegnamento, prima a Cassano Magnago e, successivamente, all’istituto tecnico commerciale “Daverio” di Varese dove, per oltre un ventennio ha insegnato “Tecnica bancaria” a generazioni di futuri ragionieri.