Varese, Oncoematologia pediatrica a congresso: le sfide di un’eccellenza

Il gruppo di lavoro del congresso

VARESESviluppare maggiore consapevolezza e collaborazione attorno alla crescita dell’attività dell’Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Varese. Questo lo scopo del convegno intitolato “L’oncoematologia pediatrica di Varese: una realtà territoriale sempre in progress” ospitato dalla Sala Montanari nella serata di giovedì 28 settembre dalle ore 18.30.

Medici, pediatri e cittadini a confronto

Medici ospedalieri, pediatri e cittadini hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’Asst Sette Laghi, Università dell’Insubria e Fondazione Giacomo Ascoli per condividere buone pratiche di collaborazione, prevenzione e diagnosi precoce nell’affrontare le patologie oncoematologiche nei minori, nella settimana nazionale per la sensibilizzazione sui tumori pediatrici simboleggiata dal fiocco d’oro.

Punto di eccellenza

Da quando è nata nel 2009 l’Oncoematologia pediatrica di Varese è cresciuta velocemente in cultura, competenze, esperienza e servizi. Nel 2022 è stata inserita tra le strutture autorizzate ad applicare il protocollo internazionale LBL 2018 che ha l’obiettivo di migliorare le cure dei linfomi pediatrici ed è stata potenziata con il quarto medico strutturato per far fronte a un numero crescente di pazienti: 800 nel 2022 e oltre mille stimati entro la fine del 2023. «Non sono numeri ma persone– ha precisato la responsabile dell’Oncoeatologia pediatrica Maddalena Marinoni – Bambini e ragazzi, con le loro famiglie, cui riserviamo le migliori cure in rete con i maggiori centri italiani assieme a tutta la nostra umanità e tutta la cultura e le competenze coltivate dal personale sanitario in stage e master, già conseguiti e in corso, per essere sempre all’avanguardia sui diversi aspetti delle malattie oncoematologiche pediatriche».

Gli interventi

«I progressi continui dell’Oncoematologia pediatrica sono motivo di orgoglio per tutto l’Ospedale Del Ponte, inclusa la prossima apertura delle tre nuove camere protette che potrà garantire anche ai pazienti immunodepressi cure vicino casa., agli stessi livelli di eccellenza dei centri più lontani», ha spiegato Massimo Agosti, direttore del Dipartimento Materno infantile dell’Asst Sette Laghi.

Il ruolo della Fondazione

Anche in questo progresso fondamentale è stato il supporto di Fondazione Giacomo Ascoli, che ha progettato e cofinanziato le tre camere protette:«non smetteremo mai di ringraziare la Fondazione Giacomo Ascoli, per l’efficace ed esemplare sostegno offerto all’Ospedale in termini sia economici sia umani, anche con la presenza costante di volontari formati che contribuiscono a garantire un ambiente accogliente e a misura dei bambini alla nostra Oncoematologia pediatrica», ha detto il Commissario straordinario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Micale

Nel corso della serata – aperta dal saluto di Emanuele Monti, presidente della Commissione welfare di Regione Lombardia, e da Giulio Minoia, ex direttore dell’Anestesia del Circolo – medici ospedalieri, pediatri, infermieri e tecnici si sono confrontati su diverse tematiche legate alla cura, tra esperienze, pratiche all’avanguardia e principi sanitari che puntano a sottolineare l’importanza dell’aspetto umano nella relazione di cura. Un cardine quest’ultimo non secondario, come testimoniato anche dalle mamme e i papà dei bambini in cura che pure hanno partecipato all’evento.

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