VARESE – Un Pgt che sia in grado di incentivare le attività produttive in città, attraverso un piano del commercio integrato nello strumento urbanistico. Ma anche le opportunità da sfruttare dal punto di vista turistico, con le presenze e gli alloggi che crescono a Varese. Dopo i colleghi di giunta Molinari, Laforgia e Dimaggio è stato il turno del vicesindaco e assessore alle attività produttive Ivana Perusin in commissione Urbanistica, nel percorso verso la stesura del nuovo Pgt.
Il commercio soffre ma meno di prima
Nella seduta che si è svolta questa sera, mercoledì 21 febbraio, sono stati tanti i dati snocciolati dalla numero due di Palazzo Estense, a partire dallo stato di fatto delle imprese varesine. Le attività presenti sul territorio cittadino a fine 2023 erano 8.766, 50 in più del 2019, con un saldo positivo (seppur solo dello 0,6%) nonostante l’effetto del periodo Covid. Il commercio al dettaglio è tra i comparti più in sofferenza: nel 2023 la perdita rispetto al 2019 è di 49 unità, circa il 3,8%: principalmente abbigliamento (meno 28 unità), cartolerie (meno 11) e rivendite di profumi (-13). «Ma la perdita di negozi non è più così marcata come era stato dal 2012 al 2019 – ha sottolineato Perusin – quando il calo era stato del 15%». I numeri permettono anche di fare il punto della situazione nelle diverse aree della città: dal confronto tra il 2022 e il 2019 emerge una maggiore sofferenza nelle zone fuori dal centro, con un calo del 4,8% (da 533 a 507 attività), mentre il centro è sostanzialmente stabile (da 591 a 594). «Quando diciamo che il commercio tiene i dati ci confermano che tiene di più nel centro storico che nelle castellanze».
Un piano del commercio nel Pgt
Ivana Perusin ha quindi delineato la modalità con cui “disegnare” la Varese commerciale del futuro, attraverso un metodo nuovo che ancora manca in città. «Abbiamo bisogno di un piano del commercio integrato nel Pgt che possa essere uno strumento di programmazione dello sviluppo del commercio sul territorio e che sia finalizzato a orientare le nuove aperture». Tra gli aspetti da tenere conto in questo percorso di pianificazione ci saranno il recupero degli spazi sfitti e l’insediamento di nuove attività sinergiche con il commercio fino alle nuove forme di lavoro come il coworking.
Turismo: crescita da governare
Per quanto riguarda invece le strutture turistiche dal 2023 al 2019 si registra un aumento degli alloggi e delle attività di ristorazione, passati da 712 a 735. Crescono anche i posti letto disponibili, con il settore extralberghiero che fa la parte del leone con 100 unità in più dal 2019 al 2022. Oggi sono circa 2300 in totale i posti letto in città. Quindi le presenze turistiche: il 2023 è stato un anno record in cui sono state superate le 315mila presenze sul territorio (nel 2019 erano 276mila). La crescita è sia in valore assoluto che percentuale in tutti i mesi del 2023, sia sul 2022 che sul 2019. Un turismo sempre più destagionalizzato, con il primo e il quarto trimestre in crescita, e con gli stranieri che rappresentano oltre il 55% del totale. Guardando alla Varese di domani bisognerà ragionare anche sul fabbisogno di alloggi che cresce costantemente, sia per turisti che per le persone a tempo determinato sul terrritorio. «L’extralberghiero continuerà a crescere – ha aggiunto Perusin – faremo un nuovo corso dopo quello di qualche mese fa per chi ha a disposizione degli immobili. Dobbiamo ragionare su come facilitare questo tipo di economia».
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