Varese punta su arte, giovani e bambini. Con la rinascita di 3 quartieri di periferia

VARESE – Un bando, tre proposte di rinascita per i quartieri di Varese. L’amministrazione Galimberti ha partecipato ai bandi di Regione Lombardia e del Ministero delle Infrastrutture, presentando alcune idee per Belforte, Masnago e San Fermo candidati per un progetto di valorizzazione del tessuto sociale, culturale e artistico varesino.

Una nuova Varese sostenibile

La rigenerazione urbana promossa in due bandi, uno del Ministero per le Infrastrutture e l’altro di Regione Lombardia. E per ottenere le fondamentali risorse il Comune di Varese ha proposto 3 idee che coinvolgono altrettanti quartieri: Belforte, Masnago e San Fermo. L’obiettivo è lo stesso, la riqualificazione del patrimonio edilizio, per migliorare l’accessibilità e la sicurezza, promuovere l’arricchimento culturale, la qualità della vita e infine la sostenibilità.

«Come abbiamo fatto in questi anni – ha spiegato l’assessore ai Quartieri Francesca Strazzi – abbiamo colto al volo le opportunità presentate da questi bandi perché ci consentono di portare avanti la nostra attenzione ai quartieri e alla loro qualità della vita».

Cuore verde a Belforte

La prima proposta presentata dall’amministrazione comunale, con il nome di “ViVa-Vivere Varese”, mette al centro il quartiere di Belforte, nella periferia orientale della città, con un grande intervento di rigenerazione urbana a impatto sociale e culturale. Tanti gli interventi proposti per restituire alla zona spazi idonei in grado di creare coesione sociale, con la riqualificazione di alcune aree come Largo Gigli e via Podgora, e con la realizzazione di un cuore verde, residenziale e culturale nell’area dell’ex Macello civico.

Progetto piazza Gigli

Focus giovani

Tra gli interventi, emergono quelli con valenza socio-culturale, ad esempio con la realizzazione di aule studio per studenti, una sala cinema, un ostello, uno spazio solidale, gestito da direttamente dalle associazioni attive sul territorio, uno spazio polivalente, con aree per eventi. Infine aree sportive con campi basket e volley. Non solo, forte anche l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, con la creazione di una grande area verde intorno al corso del Vellone, con il rifacimento dell’arginatura del torrente, la creazione di una pista ciclopedonale e di un filare alberato in viale Belforte, via Podgora, via Merini e via Cairoli. Infine due grandi interventi che costituiscono i poli dell’edilizia residenziale sociale: il primo, nell’area dell’ex Macello civico, dedicato alle categorie deboli, per rendere disponibili alla città fino a novanta alloggi sociali, mentre il secondo focalizzato su un’offerta accessibile agli studenti universitari.

Si tratta nel complesso di un grande progetto di rigenerazione urbana in stretta connessione con il comparto delle stazioni, principale sistema propulsore dello sviluppo urbano attuale, con l’intento di attivare il patrimonio immobiliare pubblico per costruire politiche di welfare urbano rigenerativo. Il costo di realizzazione degli interventi proposti prevede una somma complessiva di oltre 40 milioni, di cui quasi quindici milioni inerenti la candidatura al bando PinQua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), mentre i restanti ventisei milioni con ulteriori risorse finalizzate a finanziare le opere.

Progetto area ex Macello

Spazio all’arte

Dalla parte opposta della città, la seconda candidatura al bando “PinQua” per la rigenerazione urbana vede protagonista il quartiere di Masnago, con l’intento di rendere l’area il fulcro artistico e culturale di Varese. La proposta mira a una riqualificazione che ha il suo epicentro nel comparto storico di Villa Baragiola e del suo parco, dove sono presenti numerosi edifici, di cui diversi non più occupati che richiedono interventi di recupero.

In questo contesto l’intento è riqualificare gli immobili rafforzando la vocazione culturale del quartiere, in stretta connessione con il Castello di Masnago. Sono proposti ad esempio interventi per la realizzazione di un nuovo Centro Internazionale di Fotografia nello spazio museale, la creazione di un bookshop e di una caffetteria, di nuovi spazi espositivi, con zone sia interne sia esterne dedicate ai laboratori. Infine, nuovi spazi esterni inseriti nella cornice del parco di Villa Baragiola, per installazioni artistiche, allestimenti ed eventi culturali, a cui si aggiunge la realizzazione di un orto biologico, con tanto di frutteto e giardino botanico, in collaborazione con la Società Orticola Varesina. La candidatura al bando così articolata prevede un costo complessivo di oltre 14 milioni.

Polo dell’infanzia

Il terzo quartiere oggetto della proposta di rigenerazione urbana è infine quello San Fermo. Qui la strategia di riqualificazione mette al centro la dinamica educativa e sociale perché in le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria sono l’asse intorno a cui ruota la valorizzazione di tutto il tessuto sociale, con la creazione di spazi e aree in grado di offrire poli di aggregazione, socialità e formazione per gli abitanti del quartiere. In particolare l’intervento riguarda la creazione di un Polo dell’infanzia 0-6 anni, con attività legate alla formazione e al supporto della maternità.

La periferia diventa centro

«Si tratta di proposte finalizzate a restituire ai quartieri periferici una forte centralità nelle politiche di intervento – commenta Andrea Civati, assessore ai Lavori pubblici – a partire dalla considerazione che proprio questi quartieri rappresentano molto spesso le zone più popolose della città. E’ quindi sempre più importante offrire opportunità per ripensare la nostra realtà secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile».

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