Arriva lo spazio Social Lab per i giovani di Varese. Astuti: «Imparare dalla diversità»

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VARESE – «Junin Toiro: dieci persone, dieci colori». Nella presentazione ufficiale di ieri, venerdì 26 febbraio, dello spazio virtuale Social Lab, la psicologa Valeria Genduso ha usato un’espressione giapponese per sottolineare come non esista un individuo uguale a un altro. Creato dagli adolescenti per gli adolescenti, il nuovo progetto del Gulliver di Varese è stato infatti ideato per consentire a ciascuno di esprimere le proprie passioni e diversità: ha ricevuto il plauso del consigliere regionale Samuele Astuti e dell’assessore Francesca Strazzi, tra gli ospiti dell’incontro online.

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Mettere a fuoco le proprie abilità e migliorarle

L’obiettivo dell’iniziativa, avviata a giugno dell’anno scorso, è offrire ai ragazzi un luogo di condivisione che permetta non solo di socializzare ma anche di mettere a fuoco e migliorare le loro abilità: «È la bellezza dell’essere tutti originali: lo slogan scelto per Social Lab, e approvato da tutti i suoi fondatori, è “esprimere la diversità”». Astuti ha lodato il coraggio del confronto in tal senso: «Dovremmo essere felici di incontrare qualcuno che è diverso da noi, per avere qualcosa di nuovo da imparare». Per Strazzi avere in comune questo spazio virtuale è sicuramente «un obiettivo centrato e in linea con il periodo che stiamo vivendo. Mi è piaciuta la sua carica di entusiasmo: è un progetto di espressione e noi stiamo diventando un po’ asociali e anaffettivi».

La necessità di dialogare

Come ha ricordato il presidente Emilio Curtò, nel tempo la sfera di azione del Gulliver si è ampliata dalla lotta alle dipendenze alla prevenzione del disagio giovanile: «Non c’era occasione migliore per festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno. Nel 2018 abbiamo ripensato come il centro si dovesse porre nel territorio: da “una comunità che cura” è diventato “un luogo dove la fragilità diventa forza”». L’attenzione rivolta alla crescente necessità di dialogare ha aiutato ad affrontare gli effetti negativi che la pandemia ha prodotto sul mondo dei giovani: «Eravamo nelle migliori condizioni per farlo. Siamo culturalmente pronti, è un tema di cui discutiamo da vent’anni a questa parte».

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Dal film “Soul” agli X-Men

Con l’inaugurazione del suo sito, a cui è legata una chat e un profilo Instagram, lo spazio Social Lab si apre a chiunque voglia condividere i propri progetti. L’appuntamento settimanale per parlarne è al venerdì dalle 15 alle 16.30; pel le informazioni è possibile scrivere all’indirizzo sociallab@centrogulliver.it o inviare un sms o un messaggio WhatsApp al numero 334/392672. I primi contributi comprendono una sezione di fotografia che ritrae il Sacro Monte, recensioni di videogame, di film – il “Soul” della Pixar analizzato da Simone Tiziani – o di libri, come quella di “È così lieve il tuo bacio sulla fronte”, firmata da Viola Losco che prossimamente pubblicherà alcune poesie. Fino al progetto di illustrazione digitale di Marco Mercuri dedicato agli X-Men, gruppo di supereroi Marvel «fin dagli albori emblema della diversità».

Diversità e inclusione, il Gulliver lancia il progetto Social Lab per i giovani di Varese

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