«Sarà sempre con noi». Alla Motta a Varese inaugurata via Angelo Monti

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Le autorità in posa davanti al cartello che indica via Angelo Monti

VARESE – «Questa sera avremo Angelo Monti insieme a noi»: così il presidente dei Monelli della Motta Giuseppe Redaelli ha voluto ricordare l’anima storica del gruppo che tutti gli anni si impegna ad organizzare la festa di Sant’Antonio, proprio nel giorno, martedì 16 gennaio, che rappresenta il clou dell’evento, a poche ore dal falò di stasera. Da oggi porta il suo nome la via dietro alla chiesa (nel video qui sotto la scopertura della targa e i preparativi del falò).


Via Angelo Monti

A lui è stata dedicata stamattina la parte finale di via Montalbano, ovvero il tratto ai lati della chiesa della Motta che conduce verso via degli Alpini. «Lo ricordiamo tutti col suo vocione che metteva tanta simpatia e tenerezza», ha detto Redaelli, prima di “passare la parola” proprio a Monti. Una registrazione di un suo discorso effettuato in occasione di uno degli ultimi falò ha risuonato dagli altoparlanti. Alla presenza del fratello e di altri familiari è stata svelata una targa che ricorda i tanti ruoli che ha ricoperto nei suoi 91 anni di età, fino alla scomparsa nel marzo di un anno fa. “Cittadino illustre, varesino generoso, attivo nella vita sociale e culturale della città. Sindaco, Monello della Motta, intellettuale, poeta”.

Un impegno trasversale

Il primo cittadino Davide Galimberti ha voluto ricordare il suo predecessore. «Era stato sindaco, anche se solo per pochi giorni: venne individuato perché poteva garantire principi solidi. Dedicargli uno spazio in così breve tempo è la dimostrazione che la città riconosce in modo trasversale il suo impegno. Sono contento del fatto che ci sarà sempre la sua presenza, che sarà da esempio per i futuri monelli». Breve intervento anche da parte del prevosto monsignor Luigi Panighetti. «Come il fuoco del falò Monti ha avuto un fuoco di passione e affetto per questa città e per questa comunità cristiana, che lo ha animato tutta la vita. Ci auguriamo di avere anche noi un po’ di quel fuoco che Angelo ha sempre avuto».

Un giardino per i Monelli

Quindi una seconda intitolazione, a pochi passi di distanza: la vicina area verde dietro alla chiesa è stata dedicata ai Monelli della Motta (nella foto sotto). Questa la dedica sul cartello: “Ai monelli di oggi e di ieri. Custodi della secolare tradizione del Falò della Motta”. Nel mentre, tra uno scampanellio e l’altro, sul sagrato proseguivano senza sosta i lavori di preparazione della catasta di legna che brucerà stasera. E la festa è già entrata nel vivo anche per quanto riguarda i suoi tradizionali ingredienti, dall’immancabile panino con la salamella fino alle bancarelle tra via Carrobbio, via Bernascone e piazza Monte Grappa.

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