Varese saluta il suo Monello Angelo Monti: «Uomo di riconosciuta integrità»

VARESE – I varesini hanno salutato il suo Monello più amato: Angelo Monti, «punto di riferimento per la comunità ecclesiale e civile», morto a 91 anni il 25 marzo scorso. «Uomo di riconosciuta integrità e che ha saputo assumere nel corso della sua vita grandi e delicate responsabilità». Sono queste le parole che monsignor Luigi Panighetti ha pronunciato durante l’omelia dei funerali celebrati questa mattina (giovedì 30 marzo) in basilica San Vittore.

Il Monello più amato e stimato

C’erano molti varesini a salutare Angelo Monti (nella foto qui sotto davanti al Falò acceso durante il lockdown del Covid), sindaco (anche se per soli 13 giorni) di Varese, presidente onorario dei Monelli della Motta. Solo un anno fa, (gennaio 2022) prima a Palazzo Estense e poi in Camera di Commercio le istituzioni e la città hanno voluto festeggiare i 90 anni di questo grande varesino che, come ha detto monsignor Panighetti, «ha dato molto ed è stato molto in termini di umanità, cultura, esperienza e testimonianza di fede».

In basilica a dare l’ultimo saluto a Monti erano presenti varesini delle istituzioni, del mondo delle associazioni e tanti cittadini che hanno conosciuto, stimato e voluto bene al Monello prediletto. Tra questi il sindaco Davide Galimberti, il presidente dei Monelli Giuseppe Redaelli, l’ex sindaco di Varese Giuseppe Gibilisco, il senatore Alessandro Alfieri, Luigi Barion di Varese per l’Italia, l’assessore Roberto Molinari, l’ex deputato Daniele Marantelli, l’ex vicesindaco di Varese Carlo Baroni, gli Alpini di Varese.

Delicato il ricordo di Chiara, una dei nipoti, che ha svelato la parte più intima, l’amore per la sua famiglia, di Angelo Monti. «Per tutti il dottor Monti – ha detto – per me e per noi nipoti, semplicemente “zio”. Una persona stimata, ancor più grande nell’ambito famigliare dove hai saputo donarci la tua cultura, la tua fede. E tutti noi abbiamo ricevuto da te e attraverso di te un dono davvero grande: il tuo esempio».