Varese, via Selene torna in commissione e apre il derby dei comitati cittadini

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VARESE – Si potrebbe dire che il traffico è più accettabile quando passa davanti a casa del vicino piuttosto che sotto le proprie finestre. Tanto più se alle automobili si aggiungono i mezzi pesanti di una delle aree industriali più importanti della città.

La triplice Commissione consiliare di ieri sera (mercoledì 13 gennaio) – che ha visto virtualmente riuniti in una lunga riunione i commissari ai Lavori pubblici, all’Urbanistica e all’Ambiente – è stata l’occasione per un nuovo confronto sul progetto di via Selene; appuntamento che ha coinvolto in maniera diretta anche i cittadini. Da una parte l’audizione del comitato “Difendiamo Selene”, che l’asfalto sulla strada ora agricola proprio non lo vorrebbe; dall’altra quella degli “Amici di Bizzozero”, favorevoli all’opera anche perché oggi, senza di essa, tanti degli autoarticolati che dalla zona industriale tra Varese e Schianno devono raggiungere l’autostrada A8 e viceversa passano proprio per il loro rione.

Il progetto è racchiuso nell’intervento per la nuova Esselunga che sta prendendo forma nell’area “ex Malerba”. L’arrivo del supermercato e del relativo carico viabilistico prevedono in cambio alcune opere di compensazione: le prime già visibili, ovvero le due rotonde per migliorare l’accesso in via Gasparotto; altre che sorgeranno nel tempo, come lo svincolo che dalla bretella dell’Autolaghi porterà a una terza rotonda costruita oltre la ferrovia. Proprio qui arriverà anche la nuova strada di via Selene, che permetterà di collegare l’A8 con via per Schianno e con le vicine aziende.

La doppia audizione

Il primo a esporre le proprie tesi ai consiglieri comunali è stato il comitato “Difendiamo Selene”. «Peccato essere arrivati al confronto solo oggi – le parole della portavoce Rossella Bernasconi – con lo studio di fattibilità già presentato e approvato dal Consiglio comunale a fine dicembre. La nostra richiesta di un incontro era del 27 novembre, sarebbe stato più costruttivo se avessimo avuto questa possibilità prima». Tre le macro aree su cui si sono concentrati gli esponenti del comitato (il documento approvato dall’assemblea di Palazzo Estense, i risvolti viabilistici e quelli ambientali), molti di più gli interrogativi cui è stata chiesta una risposta: «Come mai c’è stata un’accelerazione per questo progetto inizialmente previsto per il 2022?» «I costi dell’opera sono triplicati, vorremmo capire bene la copertura economica»; «nella convenzione urbanistica si parla di quattro bracci per la terza rotatoria. Siamo sicuri che la Gasparotto-Borri non rimanga all’ordine del giorno?»

Difendiamo via Selene

È stato chiesto dai cittadini un ridimensionamento della terza rotonda, giudicata «troppo impattante sia sull’ambiente sia dal punto di vista estetico» e poi ancora chiarimenti sugli espropri: «Il verbale della Giunta del 28 dicembre – le loro parole – dice che i terreni sono già comunali, mentre a noi risulta che gli abitanti abbiano firmato nel 2018 un’occupazione temporanea di 30 mesi e la riconsegna dei terreni allo stato antecedente. Dove sta l’errore?» «Fatta via Selene, resterà l’imbuto di via per Schianno, che ha le dimensioni di una strada di campagna. Ci sono state interlocuzioni con il Comune di Gazzada?» La pista ciclabile è stata giudicata «molto grossa e senza molto senso, un ulteriore affronto al paesaggio»; interrogativi ulteriori sono poi stati avanzati «sull’assenza della rete fognaria nella via» e sul sistema delle acque reflue. «Chiediamo la riqualificazione – hanno concluso gli esponenti di “Difendiamo Selene” – della palude Stoppada. Una petizione per lo stop alla cementificazione nell’area ha già raccolto quasi mille firme».

Gli Amici di Bizzozero

Dall’altro lato, come detto, il punto di vista degli “Amici di Bizzozero”. «Abbiamo il problema di viale Borri – la tesi sostenuta – e del grande carico di traffico che lo caratterizza. Ci sono l’Università, la Asl, la BTicino, i supermercati, l’ospedale. Il traffico non si crea o si distrugge, ma lo si può spostare. Con il progetto di via Selene taglieremmo il 50% della strada compiuta da chi si muove tra zona industriale e autostrada, passando dagli attuali 12 chilometri a meno di 6». A farla da padrone è il traffico, tanto che «Bizzozero – hanno affermato – assomiglia a Berlino, ma prima della caduta del muro. Si fa fatica ad andare da est a ovest e gli incidenti sono all’ordine del giorno». Il tema ambientale è stato sollevato anche per le condizioni di via Piana di Luco, «che – afferma chi ci abita vicino – è dentro a un Parco locale di interesse sovracomunale, ma che viene trattata come la succursale dell’autostrada. Le vie Selene e per Schianno, invece, non sono dentro a questo Plis. L’insistenza di una zona industriale su un’area umida è da sempre assurda e si dice da anni che dovrebbe intervenire. Ora che arriva questa opportunità, però, c’è chi solleva altri problemi».

Capriolo inatteso in Commissione

Prima che l’assessore Civati iniziasse a parlare c’è stato un piccolo fuori programma: accanto a lui, senza che nessuno potesse vederlo complice la telecamera spenta, era presente anche il segretario dei Giovani Democratici e presidente del Consiglio di quartiere di Bizzozero, Sancarlo e Bustecche Matteo Capriolo. Nulla di strano, se non che la presidente Baratelli, che dirigeva i lavori, aveva precedentemente negato la sua richiesta di partecipare alla riunione arrivata per mail. Rapida consultazione tra i presenti e poi, arrivato l’ok all’intervento, l’appoggio di Capriolo al progetto di via Selene come «tentativo per dare una soluzione al problema di viale Borri».

Dopo due ore e mezza di dialogo la decisione di proseguire il confronto con un nuovo appuntamento. I tempi li ha indicati sempre la presidente Baratelli: «Credo che le domande precise su espropri, rete fognaria e su altri elementi necessitino risposte esaustive. Accogliamo l’idea dell’assessore Civati di realizzare un documento scritto, che approfondiremo poi con le Commissioni». Il testo, secondo l’auspicio di Baratelli, potrebbe arrivare sulle scrivanie dei consiglieri a fine mese, con il nuovo incontro da calendarizzare a inizio febbraio.

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