VERGIATE – Succede in corrispondenza della rotonda di via Sempione, incrocio con via Treves e via Dante: troppe le segnalazioni trasmesse alla società concessionaria che gestisce l’illuminazione pubblica a Vergiate, lamentando lo spegnimento delle lampade. Una situazione «non più tollerabile» dall’amministrazione comunale del sindaco Daniele Parrino, che ha deciso di diffidare la ditta a ripristinare il funzionamento dell’impianto. Se così non fosse, il Comune è pronto ad applicare le penali «per inadempienze».
Gli obblighi della società
La società – riporta il documento firmato dal responsabile dell’ufficio Assetto e Uso del territorio – è concessionaria del servizio di gestione degli impianti di pubblica illuminazione. E comprende la fornitura di energia elettrica e la realizzazione degli interventi di adeguamento normativo, oltre che di efficientamento energetico. Inoltre, in base al contratto, la ditta ha in carico «la gestione, la manutenzione ordinaria, programmata preventiva e straordinaria e l’esecuzione delle attività di controllo».
I disservizi
Ma ultimamente i disservizi si stanno accumulando. Recita il documento: «Numerose le segnalazioni trasmesse alla società, ormai a carattere giornaliero». E sono relative allo spegnimento delle lampade in corrispondenza della rotatoria in via Sempione, incrocio Via Treves e Via Dante. Un malfunzionamento che «pare essere cagionato dal salvavita, che scatta di continuo per sbalzi di tensione attribuibili a un flusso irregolare nella rete». Pensando alla tutela dell’incolumità pubblica, la situazione attuale «non è più tollerabile da parte dell’amministrazione comunale, peraltro ritenuta dalla cittadinanza unico responsabile del disservizio».
Le penali
Per questo motivo – «fatta salva ogni iniziativa finalizzata alla tutela della reputazione di questo Comune, anche sotto l’aspetto dell’illegittima interruzione di pubblico servizio» – l’ente locale ha deciso di diffidare la società la ditta «a riportare immediatamente la situazione nella normalità». In caso contrario, si procederà «senza ulteriore preavviso» all’applicazione delle penali per «inadempienze agli obblighi contrattuali, fermo restando il diritto di risarcimento del maggior danno eventualmente subito, dinanzi ad ogni competente sede giudiziale e stragiudiziale».