Via Selene, il comitato incalza: «Strettoia tra Varese e Schianno, servono risposte»

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La strettoia segnalata dal comitato Difendiamo Selene, che chiede risposte al Comune di Varese

VARESE – Un nuovo incontro pubblico con nuove richieste che vengono indirizzate all’amministrazione comunale. Il comitato Difendiamo Selene si è ritrovato ancora una volta nell’area che sarà al centro dell’intervento viabilistico di via Selene, che punta a snellire la viabilità nell’area industriale della zona sud di Varese. Due i temi principali sollevati questa mattina, sabato 22 luglio: come sarà risolto il problema della strettoia tra Varese e Schianno e quali saranno le compensazioni per la Palude Stoppada (nel video qui sotto le interviste ai componenti del comitato).

Il problema della strettoia

Il primo punto su cui il comitato chiede chiarezza è come verrà affrontato il problema della strettoia sulla strada che conduce a Schianno. Il comitato fa riferimento al video rendering diffuso a inizio luglio dal Comune. «Si vede un tir imboccare questa strada ma poi non sappiamo dove vada quel tir – dice Alessandro Goitan del comitato – un progetto senza una risposta su questa strettoia è un grande problema. Stiamo chiedendo di spiegare a noi e a tutti i cittadini come si pensa di risolvere questo problema, perché si parla di camion e grosso traffico». Quindi il progetto per la via Piana di Luco, al momento rimandato. «La visione manca: ancora una volta siamo di fronte a un progetto che è un pezzo. Poi ne faremo un altro e poi un altro ancora, ma i cittadini in mezzo non capiscono».

Il cantiere abbandonato

Il comitato ripropone poi il tema dell’area di cantiere rimasta abbandonata (nella foto qui sotto) dopo l’intervento legato al nuovo svincolo Esselunga. «Quando cominceranno questi lavori? – chiede Goitan – l’assessore Civati che abbiamo invitato e che non abbiamo avuto il piacere di vedere stamattina ha detto che stanno facendo dei bandi per recuperare i soldi per fare questo tratto di strada. Anche questo lo troviamo abbastanza imbarazzante: si affronta un progetto di questo tipo senza i finanziamenti».


Le compensazioni

Un altro rappresentante del comitato, Massimo Vanzulli, sottolinea invece la questione della palude situata nei pressi di via Selene. «Negli anni abbiamo fatto vari tavoli ambientali in cui ci sono state fatte promesse sulla compensazione, ma ad oggi non vediamo niente di tutto quello che sono le compensazioni. Anche per quanto riguarda tutte le fasi che verranno avanti, come la Piana di Luco: se sarà raddoppiata attraverserà il parco Varese sud. Anche lì di corridoi verdi e compensazioni non c’è traccia».

D’Amico in ascolto

All’incontro, a cui erano stati invitati anche i rappresentanti di Palazzo Estense, è intervenuta la consigliera di Progetto Concittadino Maria Grazia D’Amico (nella foto sotto a destra). «Sono qui per ascoltare – ha detto – perché parte di questo progetto è nato quando io non ero ancora in consiglio. Ero venuta a vedere la situazione della Palude Stoppada». Quindi ha suggerito di affrontare il tema in seno ai consigli di quartiere. «Penso che sia possibile poter affrontare un ragionamento così complesso chiedendo al consiglio di quartiere di Bizzozero di portare le questioni che state presentando in questo momento all’attenzione delle singole commissioni».

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