Viggiù, Elena Crestani esce allo scoperto e sfida Quintiglio: «Con una civica»

Elena Crestani

VIGGIU’Elena Crestani sfiderà il sindaco uscente Emanuela Quintiglio. E se anche la altre indiscrezioni saranno confermate, in lizza per la fascia tricolore ci sarà anche una terza donna: Sandy Cane, già sindaco con la Lega, ma che a questo giro potrebbe non avere bandiere di partito. Una corsa a tre (per ora) donne tutta da seguire. Ma andiamo con ordine: dopo l’annuncio della ricandidatura di Quintiglio a scoprire (non tutte) le carte è stata Elena Crestani.

Botta e risposta

«La mia è una lista civica», precisa subito Crestani, tenendo barra dritta sul civismo della sua squadra. Non svela, «per ora», il nome della sua lista. E smentisce l’indiscrezione che narra della sua candidatura a sindaco “incubata” nella Società Operaia di Mutuo Soccorso di Viggiù. «Non scherziamo – taglia corto Crestani – la Soms non fa politica. L’idea di un mio impegno nasce invece nel febbraio scorso e a caldeggiarla sono state due persone qui molto conosciute che sono anche attenti osservatori delle cose della politica e dell’amministrazione». Non chiediamo i nomi, verremmo “respinti con perdite”.

Allora torniamo alla carica su un altro fronte. Chiediamo: «Lista civica ma vicina a chi? Al Pd?». Crestani sorride. Forse perché si aspetta il prosieguo della domanda: «C’entra per caso Daolio?». Risposta: «Mio suocero è stato sindaco, ma questo non significa nulla». E aggiunge: «È anche il padre di Maristella, l’attuale vicesindaco che, posso dire, dopo dieci anni ha deciso di non proseguire con l’attuale maggioranza per semplici motivi personali. Ma non si traggano facili ed errate conclusioni».

La lettera della candidatura

Elena Crestani ha esordito in maniera ufficiale da candidato da poche ore, ma ha subito mostrato una rara abilità nel piazzare cortine di fumo e nel dribblare ogni domanda che dall’ambito civico potrebbe sconfinare nel terreno partitico o, peggio ancora, del pettegolezzo. E le ragioni del suo impegno, che raccontano anche di lei (scambio di battute a parte qui sopra riportate), le ha affidate a una lettera. Che pubblichiamo integrale qui di seguito.

Sono Elena Crestani, ho 50 anni, sono nata a Varese, sposata con Damiano, mamma di Gabriele e Lorenzo. I nostri figli, oggi laureati e in corso di studi, hanno frequentato le scuole locali.

Mi candido sindaco di Viggiù perché ho un forte senso della comunità, ho interesse per la nostra dimensione sociale che dobbiamo sviluppare per abitare e condividere il territorio, rispondere ai bisogni fondamentali delle persone, dei giovani e degli anziani e, insieme, progettare il nostro futuro.

La storia della mia famiglia nasce alla Baraggia di Viggiù, i miei genitori si sono fidanzati alla festa di Sant’Antonio. Allora le ragazze di Cantello potevamo essere pretenziose nella scelta del fidanzato, ci dicevano che potevamo andare a Viggiù a farcelo scolpire, e così ho fatto.

Dopo la maturità ho lavorato nella Pubblica Amministrazione per 30 anni: in alcuni Comuni, come Varese, Cantello, Bisuschio e Luino; in enti statali, come Enac Malpensa ed Enac Firenze. Lì ho consolidato le mie competenze tecniche, amministrative e gestionali. Ho ricoperto ruoli di coordinamento e team-leader, poi, mi sono dedicata alla tutela dei minori e delle donne.

A 36 anni, ho deciso di frequentare l’università conseguendo la laurea triennale di educatore socio- pedagogico, poi una laurea magistrale in pedagogia e due master: diritti e protezione dei minori, diritto amministrativo.

Sono ora più consapevole della crescita e dello sviluppo dei miei figli, capisco di più le dinamiche relazionali di molti fenomeni presenti nel nostro quotidiano, valuto l’impatto della rivoluzione tecnologica che modifica i rapporti e cambia le relazioni, comprendo le tante sofferenze dei minori e quelle di donne vittime di violenza, conosco il fenomeno dei flussi migratori, l’avvento della multiculturalità nel mondo che cambia, la crescita del disagio giovanile. Ho ricoperto il ruolo di formatore Unicef e collaborato con diverse Università.

Ho pubblicato libri, a sostegno dei minori e per la valorizzazione del nostro territorio; realizzato un gioco per i bambini oggi in uso nelle scuole primarie sui temi dell’educazione civica, della cittadinanza digitale, dell’ecologia; pubblicato un libro dedicato alle famiglie e ai bambini oncologici, i cui proventi sono andati a favore di una fondazione che li sostiene: oggi ne promuovo la formazione dei volontari.

Ho promosso in Viggiù iniziative di sensibilizzazione al territorio e di educazione civica, sui diritti dei minori, per l’educazione alla bellezza, progetti per l’inclusione e la lettura. Lavorato con scuole, agenzie formative e parrocchia realizzando progetti indirizzati a ragazzi e adulti.

Amo camminare e per 3 volte ho percorso tratti del Cammino di Santiago…un passo dopo l’altro, con paziente costanza fino alla meta. Ho una passione per le biblioteche, soprattutto quelle storiche, mi diverto a lavorare a maglia e non disdegno il buon vino. Cucino con piacere per gli amici.

La vita non mi ha preservato da fatiche e sconfitte, come immagino sia accaduto a tanti. Cerco costantemente di trasformarli in una esperienza arricchente per il futuro. Credo nella possibilità di migliorare i rapporti con le persone e il territorio per realizzare un benessere più diffuso e condiviso.

viggiù crestani candidata – MALPENSA24