Violenze sulle donne, a Busto e Gallarate è boom. Panifici e fiorai in aiuto a Eva Onlus

BUSTO ARSIZIO – Pane e fiori per sensibilizzare sul tema della violenza delle donne. L’8 marzo di Eva Onlus, il centro antiviolenza che opera sul territorio di Busto e Gallarate, con il numero di emergenza 334 5369630 che verrà stampato sui sacchetti del pane e consegnato con i mazzi di fiori. La sensibilizzazione è necessaria, lo dicono «i dati decisamente preoccupanti» mostrati dalla responsabile Cinzia Di Pilla: 70 donne assistite nel 2021 sul territorio bustese e gallaratese, contro le 32 dei primi due mesi dello scorso anno, ma soprattutto a fronte delle 196 di tutto il 2020. Se dovesse continuare su questi ritmi, si rischia di arrivare a fine anno con 400 casi trattati.

Dati drammatici

Sono 70 le donne assistite dall’inizio dell’anno tra Busto Arsizio (44) e Gallarate (26), di cui 65 prese in carico e due arrivate agli sportelli antiviolenza proprio oggi, 4 marzo. Sono 45 italiane e 25 straniere, di età comprese tra i 18 e i 75 anni e in gran parte con un buon livello di istruzione (30 laureate, 30 diplomate e 10 con licenza elementare o media). La maggiorparte degli accessi arrivano dalle forze dell’ordine e dai social, pochissimi gli accessi dal Pronto soccorso, mentre sono sei le donne ospitate nelle case di accoglienza per essere protette dai loro aguzzini. Tra gli altri dati rivelati da Cinzia Di Pilla, emerge un aumento delle denunce (più della metà dei casi trattati, e solo in tre casi sono state ritirate in un secondo momento), ma anche delle violenze sessuali tra i 50 casi di maltrattamento domestico. «Probabilmente è una conseguenza delle restrizioni» ipotizza Di Pilla.

«Le donne non sono sole»

Ma le volontarie dell’associazione sanno che il sommerso del fenomeno è sempre preoccupante e va fatto emergere, e quindi – siccome «le donne devono uscire allo scoperto e denunciare», come ricorda Arianna Gussoni – lanciano una nuova campagna di sensibilizzazione in occasione della Festa della Donna. Un’iniziativa in collaborazione con l’associazione panificatori della provincia di Varese e con i fioristi di Busto Arsizio, coordinati dal Distretto Urbano del Commercio. Da un lato, 80 panifici del territorio (di cui 15 a Busto) utilizzeranno sacchetti del pane che riportano il logo e il numero di telefono di Eva Onlus, «per arrivare in tutte le famiglie», mentre cinque fioristi (qui l’elenco) consegneranno materiale informativo sul centro e devolveranno a Eva Onlus una parte del ricavato.

Il pane e i fiori

«Abbiamo subito risposto affermativo – spiega Franco Borroni, segretario dell’associazione panificatori – siamo orgogliosi se anche solo arriverà una telefonata». Il presidente del DUC di Busto Matteo Sabba, oltre a rivelare che, se non si andasse verso la zona rossa, erano pronti a “scendere in campo” per l’iniziativa anche i negozi di abbigliamento, mette in evidenza come l’impegno dei fioristi «abbia ancora più valore in un periodo in cui i commercianti stanno vivendo il momento peggiore dopo un anno di sacrifici».

Il sostegno del Comune

A sostenere l’iniziativa arriva anche il patrocinio dell’amministrazione comunale. Nel segno della «concretezza», come spiega la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, parlando di un’iniziativa «lontana dagli slogan e dalla retorica. Questa è la strada da percorrere». L’assessore all’inclusione Osvaldo Attolini ricorda quanto sia importante «educare le giovani generazioni e tenere alta l’attenzione su questi temi». E il sindaco Emanuele Antonelli, ricordando che «anche in piazza mercato pubblicare il numero di telefono di Eva Onlus è servito», promette che il Comune continuerà a garantire «vicinanza e aiuto» al centro antiviolenza.

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