Rumore, deroghe ad agosto per i voli di Malpensa. Il sindaco di Casorate non ci sta

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MALPENSA – «Non ho nulla contro Enac o Enav. Ma, per me, sindaco di Casorate Sempione, non è accettabile una scelta che penalizza i miei cittadini per salvaguardare le compagnie aeree». Dimitri Cassani non ci sta. E torna sul tema del «disagio provocato dal sorvolo degli aerei». Parole pronunciate a seguito della Commissione Aeroportuale, dove «i responsabili della gestione del traffico aereo ci hanno comunicato l’esigenza di applicare una deroga agli scenari approvati per il solo mese di agosto».

I risultati e la gestione dei disagi

Sulla gestione delle Sid e del rumore «ho sempre manifestato una posizione attenta ma non preconcetta», dice Cassani. «Consapevole di essere responsabile della salute e della qualità di vita dei miei cittadini. Ho anche riconosciuto la valenza economica di Malpensa». E insieme ai nove sindaci del Cuv, aggiunge, «abbiamo cercato di raggiungere un compromesso quantomeno accettabile. Rinunciando a qualcosa per ottenere qualcos’altro». Fra gli altri, cita il «risultato storico dell’approvazione delle curve di isolivello e del piano di zonizzazione acustica, atteso da oltre 20 anni». Questo, «sottoscrivendo un documento che prevedeva una serie di interventi (in parte già iniziati) per arrivare a una gestione ottimale del disagio provocato dal sorvolo di aeromobili».

«Prendo le distanze»

Poi la comunicazione di «applicare una deroga agli scenari approvati per il solo mese di agosto (forse). Deroga che si rendeva necessaria, visto l’alto numero di voli che si sono riscontrati nelle fasce estreme e in particolare in quelle serali», continua Cassani. «Con ritardi che hanno portato al rischio di cancellazione dei voli, con difficoltà nella collocazione degli eventuali passeggeri che non potevano partire a causa della scarsità di camere disponibili». Fattori contenuti «nella mail del direttore aeroportuale», inviata ai componenti della Commissione. A cui si aggiunge «un particolare di non poco conto prontamente contestato, almeno da me: non è stato raggiunto nessun accordo, non si è votato nulla. Abbiamo solamente preso atto di una decisione monocratica di cui mi riservo verificare la legittimità». E conclude: «Decisione di Enac, da cui prendo le distanze. Farò di tutto per verificarne correttezza e applicabilità».

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