25 cortometraggi da tutto il mondo a Varese per l’edizione 19 di Cortisonici

Un'immagine di "Big", uno dei cortometraggi in gara nell'edizione 2022

VARESE – Sono stati selezionati i 25 cortometraggi in concorso a Cortisonici 2022, che per la diciannovesima edizione torna nella sua tradizionale collocazione primaverile. Il festival si terrà infatti dal 19 al 23 aprile e riunirà in un unico evento le quattro storiche sezioni: il Concorso Internazionale; il Focus, che quest’anno tornerà a guardare all’Estremo oriente; Cortisonici Ragazzi con le opere realizzate dagli under 18; infine la notturna sezione Inferno.

Oltre 3800 i corti partecipanti

Sono stati mesi di grande impegno per il gruppo selezionatore coordinato da Marta Uslenghi, che quest’anno ha scelto i film in concorso tra un numero record di 3.812 cortometraggi, arrivati da 104 diverse nazioni: segnale dell’attenzione che il festival si è ritagliato tra i registi emergenti e le piccole e medie case di produzione di tutto il mondo. Il lungo lavoro di selezione si è concluso con la scelta di 25 lavori provenienti da 18 diversi paesi con delle gustose new entry: per la prima volta in concorso opere da Libano, Singapore e Finlandia. A completare il giro del mondo “cortisonico” Argentina, Canada, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Taiwan e Ucraina. Le serate del concorso si terranno come da tradizione presso il Cinema Teatro Nuovo di Varese giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 aprile.

Le proposte del 2022

Il concorso presenterà ai suoi spettatori film già selezionati dai più importanti festival internazionali o opere decisamente più sperimentali e underground. A Cortisonici 2022 ci sarà il francese “The Right Words” di Adrian Moyse Dullin, in concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes e il cinese “Hair Tie, Egg, Homework Books” di Runxiao Luo, presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia la scorsa estate. Protagonisti di entrambe le opere studenti alle prese con profonde difficoltà dentro e fuori le mura scolastiche. Sempre la scuola è al centro del cortometraggio canadese “Donc, Socrate est mortel” di Alexandre Isabelle con la brillante insegnante di filosofia Louise di fronte a un dilemma: continuare a insegnare accettando le regole imposte dal sistema oppure restare coerente con i propri valori. Le geografie del festival quest’anno si spostano prepotentemente verso nord consegnando visioni anomale e destabilizzanti: è il caso dei due film scandinavi “Mushrooms for the Soul” del regista finlandese Jimi Rosling e “Offshore” diretto da Lorenzo Follari, regista italiano emigrato in Svezia. Due film diversi ma che con sfrontatezza toccano temi importanti quali l’elaborazione del lutto e la profonda solitudine dell’uomo contemporaneo. Saranno due i film italiani in concorso, “Big” di Daniele Pini e “Chiusi alla Luce” di Nicola Piovesan, più volte in concorso al festival varesino e autore in passato di un sanguinolento trailer. Due invece i film provenienti dalla vicina Svizzera: “Fish Fingers” di Lars Mulle e “Abhauen” di Kim Culetto.

I cortometraggi in gara

  • Abhauen di Kim Culetto e Ilja Baumeier, SVIZZERA, 9’
  • Baby dolphins di Kevin Delobelle, FRANCIA, 4’
  • Big di Daniele Pini, ITALIA, 14’
  • Chiusi alla luce di Nicola Piovesan, ITALIA, 10’
  • Crush on di Chu Shu-Yu-, TAIWAN, 5’
  • Fish fingers di Lars Mulle, SVIZZERA, 9’
  • Hair tie, egg, homework books di Runxiao Luo, CINA, 15’
  • Haut les coeurs di Adrian Moyse Dullin, FRANCIA, 15’
  • Henchmen di Alistair Quak, SINGAPORE, 6’
  • Inheritance di Annalise Lockhart, STATI UNITI, 14’
  • In the soil di Casper Rudolf Emil Kjeldsen, DANIMARCA, 14’
  • It’s cold di Danil Ivanov, RUSSIA, 9’
  • Mi primer 15 di Federico Hartenstein, ARGENTINA, 13’
  • Moon tides di Assil Khalife, LIBANO, 15’
  • Mushrooms for the soul di Jimi Rosling, FINLANDIA, 9’
  • Offshore di Lorenzo Follari, SVEZIA, 9’
  • On different sides di Darya Alekseevna Lebedeva, RUSSIA, 9’
  • Quand vient la haine di Paul Bouisset, FRANCIA, 12’
  • Reality di Darya Shcherbakova, RUSSIA, 4’
  • Remue-Ménage di Lucien Hebrant, FRANCIA, 14’
  • The pitch di Eno Freedman Brodmann- STATI UNITI, 8’
  • Therefore, Socrates is mortal di Alexandre Isabelle, CANADA, 13’
  • The sweet hassle of a first time di Eva Zanen, OLANDA, 14’
  • You are here di William McConnell, REGNO UNITO, 14’
  • Youth di Ignas Jonynas, UCRAINA, 7’