Il primo “Premio Pignone” va ad Amici della Terra Varese e Raffaella Grimaldi

La premiazione di Raffaella Grimaldi, prima nella sezione giornalisti e scrittori

VARESE – Tempo di premiazioni per la prima edizione del Premio Giancarlo Pignone, istituito in memoria di una personalità varesina che con il suo impegno sociale e politico ha rappresentato un punto fermo della comunità cittadina e oltre. Oggi, 17 febbraio, al Salone Estense le consegne degli assegni (con premi dai 300 ai 1.200 euro) ai vincitori delle due sezioni del concorso, dedicate rispettivamente ad associazioni attive nel sociale e giornalisti. E c’è già il tema del 2023, che metterà al centro l’attualità con il conflitto in Ucraina.

Il ricordo di un amico

Ad aprire la cerimonia le parole dell’onorevole Matteo Richetti, che ha ricordato proprio la figura di Giancarlo Pignone, scomparso nel febbraio 2021 dopo una malattia. «Una persona che oltre che un fraterno amico con cui sono cresciuto politicamente e anche umanamente riassumeva un modo di intendere la politica. Un modo fatto di grande impegno, onestà, lealtà, grande generosità e attenzione ai giovani». Insieme hanno dato vita alla Fondazione Harambee (la realtà che promuove il premio), nome che richiama una parola africana che simboleggia l’impegno comune. «Non dimenticare Giancarlo significa non dimenticarsi come si può fare politica dando più importanza alla relazione», ha aggiunto Matteo Richetti, che è il presidente di Harambee.

Capacità di dialogo

Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti di diverse realtà politiche, dal Pd con il sindaco Davide Galimberti, Daniele Marantelli e il consigliere regionale confermato Samuele Astuti, fino al Terzo Polo formato da Azione (di cui Pignone era stato coordinatore regionale) e Italia Viva, con presenti tra gli altri il neoconsigliere regionale Giuseppe Licata e la segretaria regionale Maria Chiara Gadda. Un ricordo trasversale per Pignone, a testimonianza della sua capacità di saper dialogare oltre gli schieramenti.

Le associazioni premiate

Le premiazioni hanno preso il via con la prima sezione, dedicata al mondo delle associazioni. Al primo posto gli Amici della Terra, onlus di Varese (nella foto sotto la premiazione). La giuria del premio ha voluto premiare la proposta di attivare un corso universitario dedicato a Pignone e finalizzato ad approfondire temi a lui cari, presso la facoltà di Scienze dell’Università dell’Insubria. Al secondo posto II Telaio delle Arti, associazione di promozione sociale fondata a Milano nel 2014, che punta ad incrementare alcune attività quali il doposcuola per i bimbi indigenti, l’integrazione sociale con le donne straniere e italiane e ad organizzare un festival “I talenti delle donne del quartiere”. Ex aequo al terzo posto: premiate la Cooperativa Sociale Lella 2001 di Ascoli Piceno, il cui progetto prevede forme di sostegno al disagio giovanile e di cura delle nuove dipendenze, e la Fondazione Ant Italia Onlus, che intende rafforzare l’opera di assistenza specialistica domiciliare per i malati di tumore.

Il racconto di una buona notizia

La seconda sezione del premio era invece dedicata a studenti, scrittori e giornalisti. Prima classificata Raffaella Grimaldi, con l’articolo “Ucraina, tre amiche fuggono in auto dalla guerra: nel bunker senz’acqua e luce poi tremila km di angoscia”, pubblicato sul Corriere della Sera. Sul tema della guerra anche il video realizzato dal secondo classificato Luca Perillo. Il filmato, andato in onda su La7, dal titolo “Volevo salvarne di più”, racconta la storia del recupero di alcuni bambini in Ucraina. Al terzo posto due studentesse del Master Walter Tobagi: Maria Teresa Gasbarrone e Maria Tornielli. Hanno presentato il racconto “Senza voce e senza casa: chi ascolta i dimenticati della comunità Lgbtq+”, dedicato a due immigrati africani omosessuali. In chiusura infine un anticipo sull’edizione 2023 del Premio Giancarlo Pignone, che avrà al centro un tema già affrontato nei lavori premiati oggi: la guerra in Est Europa, ad un anno dall’inizio del conflitto. «Sarà dedicato a tutti quei progetti che portano sostegno, solidarietà e sollievo all’accoglienza e cura direttamente in Ucraina o in Italia», ha detto Richetti.