35 rifugiati ucraini ospitati ad Ispra. Alfieri e Astuti (Pd): «Alleanza per accogliere»

ISPRA – Sono in totale 35 i profughi ucraini ospitati sul territorio di Ispra, di cui 8 all’interno della Casa Don Guanella. Nel comune sul Lago Maggiore hanno fatto tappa oggi Alessandro Alfieri e Samuele Astuti, rispettivamente senatore e consigliere regionale del Partito Democratico. «È un’emergenza epocale – hanno detto – bisogna rafforzare l’alleanza tra istituzioni e privato per accogliere chi fugge dalla guerra».

Visita alla Casa Don Guanella

Il senatore Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Samuele Astuti hanno visitato oggi, lunedì 21 marzo, la Casa Don Guanella ad Ispra, dove hanno fatto il punto sullo stato dell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Presenti anche la sindaca di Ispra Melissa De Santis e Don Domenico, direttore della Casa Don Guanella. Ad oggi sono 8 le persone fuggite dalla guerra ospitate nel centro, ma se ne aggiungeranno altre perché il Don Guanella ha messo a loro disposizione in totale 20 posti. In tutto il comune di Ispra i rifugiati ucraini sono 35, di cui 18 bambini, già ripartiti tra le scuole del territorio.

Organizzare l’accoglienza

«Oggi – ha sottolineato Alessandro Alfieri – siamo alla Casa Don Guanella, a cui va la nostra più sincera gratitudine, per fare il punto sullo stato dell’accoglienza dei profughi ucraini. I sindaci si stanno attivando per organizzare un sistema di ospitalità. Si è già discusso con il prefetto su come gestire il periodo emergenziale pensando già al futuro visto che la protezione umanitaria durerà da 1 a 2 anni. A livello nazionale ci stiamo interrogando per vedere se fare un decreto, preceduto da una mappatura dei bisogni sul versante educativo e delle cure sanitarie».

«Siamo di fronte – ha detto Samuele Astuti – a una emergenza epocale. Gli strumenti classici, che già prima dello scoppio della guerra in Ucraina faticavano a far fronte alle necessità di accoglienza, non bastano a gestire l’emergenza. L’incontro di oggi è utile perché fa capire quali sono le necessità e come realizzare, come da anni è già accaduto qui e in altre realtà della provincia, una sinergia tra il terzo settore e le amministrazioni che sono in prima linea e che non avremo mai ringraziato abbastanza. Oggi vediamo un’evoluzione e una messa in pratica della coprogettazione fra enti locali e terzo settore, capace di mettere in campo strumenti di accoglienza migliori per rispondere alle nuove emergenze migratorie».

«Stiamo sperimentando – ha concluso la sindaca di Ispra Melissa De Santis – un nuovo metodo di accoglienza di lungo periodo. Vogliamo costruire un’ospitalità pubblica e privata diffusa».