Petizione dei Cinque stelle per chiudere Accam: raccolte 500 firme in un giorno

accam emanuele brunini petizione

BUSTO ARSIZIO – Una petizione per chiudere subito Accam. La raccolta firma, indirizzata al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, è stata lanciata da Emanuele Brunini (nella foto), esponente del Movimento Cinque stelle sul sito change.org ieri, giovedì 23 gennaio, e ha già raccolto più di 500 firme.

Il testo della petizione

L’inceneritore Accam è in vita da troppi anni e da troppi anni si ripete che è ormai ampiamente superato, deve essere dismesso rapidamente. Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio si è sviluppato un incendio che ha danneggiato pesantemente la struttura coinvolta. È l’ennesimo incidente che si verifica all’interno dell’area e che sancisce come l’inceneritore sia finalmente giunto al capolinea. Non ha più ragione di esistere anche alla luce della sovracapacità di incenerimento della nostra Regione: la Lombardia importa rifiuti perché ha troppa capacità d’incenerimento.

Siamo al paradosso che mancano rifiuti da bruciare perché fortunatamente in Lombardia la differenziata sta funzionando brillantemente. Ed è destinata a crescere nei prossimi anni. Accam non ha più futuro è un cadavere ambulante e può chiudere già da domani. È obsoleto, con un impatto non indifferente sulle emissioni e produce poca energia come ha dichiarato l’Assessore Cattaneo in Consiglio regionale.

Accam è sacrificabile immediatamente e la sua chiusura migliorerà le condizioni ambientali di Varese e Provincia e della Lombardia, tra le regioni più inquinate d’Europa. In questi anni abbiamo assistito ormai a tutto:

  • studio epidemiologico che, seppure discutibile, ha per certificato l’inceneritore come responsabile di 20 ricoveri l’anno per patologie cardiovascolari;
  • guasti, come quello verificatosi il 15.03.2018 in cui si è verificata una elevata emissione di polveri (e di altri contaminanti che “normalmente” vi sono inglobati) che la stessa Arpa ha definito come allarmante;
  • smaltimento ecoballe;
  • arresti di una gran parte del Cda;
  • proroghe senza alcuna prospettiva di piano industriale e per la salvaguardia dei lavoratori.

È giunto il momento che la popolazione si esprima e che si faccia sentire verso una politica totalmente incapace di tutelare l’ambiente e la salute.

petizione cinque stelle accam – MALPENSA24