Due anni di giunta Colombo, la bocciatura di Progetto Cardano: «Preoccupante»

Biganzoli candidato Progetto Cardano

CARDANO AL CAMPO – A due anni dalle elezioni che hanno consegnato la fascia tricolore al sindaco Maurizio Colombo, com’è la situazione a Cardano al Campo? Il giudizio della minoranza di Progetto Cardano è «negativo e preoccupante». Dal verde pubblico, alla rotonda di via Volta. Oltre alle osservazioni sui dossi, sulla viabilità in generale e sullo stato del centro. Senza dimenticare il Piano Generale del territorio e il contratto per la raccolta rifiuti. Il programma dell’attuale amministrazione «era esclusivamente fondato sul “cambiare”, con un elenco di attività che dovevano essere messe in atto per dare una svolta a 360 gradi rispetto a quanto fatto in precedenza», ricorda l’opposizione. Ma oggi «si legge sui social – e si sente dire da moltissima gente – il malcontento dovuto alla non capacità espressa. E a tutta una serie di promesse fatte che ancora non hanno trovato nemmeno la progettualità per essere realizzate».

Una fotografia di Cardano

La cittadinanza, nel 2019, «aveva democraticamente espresso la sua scelta verso l’attuale amministrazione, guidata dal sindaco sostenuto principalmente dalla Lega». E grazie proprio alla componente del Carroccio «aveva ottenuto la maggior parte dei voti». Progetto Cardano non ci gira intorno: «Un programma fondato sul “cambiare”: i cittadini  hanno creduto a queste belle parole, aspettandosi un’evoluzione che avrebbe cambiato la nostra città». Ma tirando le somme, arriva il giudizio netto: «La delusione è totale». Una fotografia di Cardano con il verde pubblico «in degrado», la rotonda di via Volta «senza interventi da un anno», i dossi «tanto criticati», la viabilità «doveva essere stravolta e il centro rivitalizzato». Ma anche il «Piano generale del territorio rivisto e il contratto per la raccolta rifiuti». In questa situazione «la scusa è il Covid, ma i cittadini non hanno le fette di salame sugli occhi».

«I soldi non sono mancati»

Un quadro generale, quello presentato dalla minoranza, in cui «i soldi non sono mancati». Già, perché «basta ricordare che all’inizio del mandato la maggioranza ha ereditato 1 milione e 400mila euro di avanzo dalla precedente amministrazione». Senza dimenticare che «nel 2020 sono arrivati molti contributi dallo Stato per il Covid». Contributi che che dovevano servire per aiutare cittadini e commercianti in difficoltà, «invece sono rimasti nelle casse comunali. E insieme ad altri soldi inutilizzati hanno generato un avanzo di amministrazione di 2 milioni e 500mila euro». E affondano: «Il paradosso è che adesso si rischia di restituire quanto non è stato sfruttato».

Un cambiamento? «Sì, ma in peggio»

Per Progetto Cardano la situazione attuale è la conseguenza a «una chiara mancanza di capacità di programmazione, idee poco chiare e cambi in una giunta che partita in un modo e poi è stata integrata da persone che non erano nella lista dei candidati alle elezioni». Con la conclusione che «la Lega ha cominciato prima a perdere peso, poi a perdere anche consiglieri». Inoltre, il gruppo ribadisce che «in più occasioni abbiamo fatto proposte, dato suggerimenti e ci siamo resi disponibili per il bene della nostra città. Ma poi il nulla». Il giudizio finale rimane «negativo e preoccupante: vero che l’amministrazione ha portato un cambiamento, ma in peggio. E purtroppo mancano ancora altri tre anni».

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