Nazionali, è cominciata la nuova era con vista su Parigi 2024

ciclismo nazionali dagnoni

Presentati ufficialmente i nuovi tecnici delle Nazionali di Ciclismo per il quadriennio olimpico 2021 2024. Un gruppo, come hanno ricordato sia il presidente Cordiano Dagnoni che il coordinatore delle Nazionali Roberto Amadio, nato per lavorare come un’unica squadra: “Abbiamo un unico obiettivo: migliorare ancora i già ottimi risultati di questi anni.”

I lavori si sono aperti con il saluto delle autorità presenti a Palazzo Lombrdia, a cominciare dal governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana (“Mi auguro che Montichiari diventi la Coverciano del ciclismo”), del sottosegretario ai grandi eventi per la stessa regione Antonio Rossi (“come regione abbiamo sposato la campagna di sicurezza 1,5 m.”) e del sindaco di Montichiari Marco Togni (per l’agibilità del velodromo contiamo di farcela in 5-6 mesi).

Proprio alle autorità civili presenti il presidente della FCI Dagnoni ha rivolto un ringraziamento per l’ospitalità: “Montichiari è strategica per la nostra Federazione, in Lombardia si svolge circa il 30% dell’attività federale (dipende dai parametri considerati), era logico che per questo importante passaggio partissimo da qui. Prima di presentare i nuovi ci tengo a ringraziare quelli che ci hanno permesso di arrivare a questi risultati e che hanno preso altre strade come Davide Cassani, Roberto Vernassa, per citarne alcuni. I nuovi ruoli sono stati pensati per valorizzare le competenze delle figure coinvolte. Ci presentiamo come una squadra unita.”

Roberto Amadio: “E’ un gruppo compatto e con l’obiettivo unico. Siamo una squadra e come tale dobbiamo ragionare. Parigi 2024 è alle porte. Visti i tanti successi di quest’anno, il nostro compito è di continuare su questa strada e, dove possibile, migliorare. Già dalla prossima settimana ci sarà un incontro tra tutti tecnici per parlare e gettare le basi della prossima stagione”.

Sintesi degli interventi dei tecnici presentati

Silvia Epis, Nazionale Giovanile: “Fondamentale accompagnare i giovani nella loro attività, dare loro la possibilità di esprimersi attraverso il ciclismo senza esasperazioni.”

Luigi Bielli, ciclismo indoor: “Il ciclismo indoor è un settore che ha una lunga storia. Il nostro impegno sarà quello di aumentare la presenza degli italiani in questo campo con attenzione agli Europei e Mondiali.”

Rino De Candido, coordinatore paraciclismo: “Il paraciclismo è un settore in evoluzione, cercheremo di proseguire il lavoro di Mario Valentini.”. Il presidente Dagnoni ha tenuto a ricordare: “Il nome di Rino è stato scelto proprio in accordo con Mario a cui vanno i nostri ringraziamenti e per il quale è pronto un nuovo ruolo in FCI.”

Mirko Celestino, XCO, XCM, XCE: “Sono grato della fiducia e della possibilità di poter proseguire il lavoro impostato in questi anni. Sarà per me motivo di orgoglio portare anche a Parigi la nostra nazionale. Ci manca il colpaccio, ovvero il mondiale che coronerebbe il nostro lavoro.”

Simone Fabbri, Downhill: “Il mondo della discesa italiano è cresciuto. Abbiamo una buona base di partenza e sono molto fiducioso per il futuro.”

Tommaso Lupi, BMX: “La qualifica di Giacomo Fantoni a Tokyo è stato un risultato di tutta la squadra azzurra. Questo conferma che il gruppo è solido e abbiamo diversi giovani juniores in grado di dare ancora più forza. Il lavoro da qui a Parigi è tanto. Torniamo da una trasferta in Turchia, con grandi risultati e non vediamo l’ora di ripartire per il prossimo anno.”

Angelo Rocchetti, Trial: “L’obiettivo è quello di lavorare per far crescere i numeri di pratica di una disciplina spettacolare e che incontra il gusto dei giovani. Cercheremo per questo di partecipare al maggior numero di manifestazioni del calendario.”

Federico Ventura, Freestyle: “BMX freestyle è una disciplina che incontra il gusto dei giovani. Insieme ad altre che hanno fatto l’ingresso ai recenti giochi ha un futuro avanti. Dobbiamo riuscire a trasferire la componente ludica, al momento principale nelle attività dei nostri ragazzi, in una dimensione sportiva e agonistica.”

Marco Villa, pista: “Ringrazio i tecnici con cui ho lavorato in questi anni e che hanno permesso ai ragazzi di crescere e diventare dei campioni. E’ stato un successo quello di riuscire a portare gli atleti più forti della strada su pista. Mi auguro che la collaborazione con i tecnici strada possa continuare. Sono fiducioso e contento di intraprendere questa nuova avventura e sfida.”

Raddoppia l’impegno con anche il settore femminile? “Con Dino Salvoldi è sempre esistita sinergia e collaborazione. Uomini e donne si sono spesso allenate insieme su pista. Cambierà poco in questo senso. E’ sempre difficile vincere medaglie alle Olimpiadi e fare previsioni. Credo nel lavoro. Quello passato ci ha permesso di vincere a Tokyo. Faremo lo stesso anche per il prossimo quadriennio, partendo dal dialogo con le società sportive. Anche con il settore femminile, che sta crescendo molto con squadre di alto livello.”

Marino Amadori, Strada Under 23: “Abbiamo lavorato bene in questi ultimi anni, con le società e gli atleti. Credo nella multidisciplina, per cui continueremo la collaborazione con Marco Villa e gli altri tecnici con l’obiettivo di confermare i risultati di questi anni.”

Daniele Pontoni, ciclocross e gravel: “Iniziamo il lavoro con la difficile trasferta ai mondiali USA sia dal punto di vista tecnico che logistico. Una stagione ricca di appuntamenti, che parte per noi già con gli Europei. Mi auguro di riuscire a trasmettere agli atleti esperienza e la grinta che avevo quando correvo.”

Edoardo Salvoldi, juniores strada e pista: “Dovrò studiare tanto, conoscere oltre 1500 ragazzi, confrontarmi con chi mi ha preceduto, con i tecnici delle altre categorie e con le società. E’ un grande lavoro che affronterò consapevole della delicatezza del settore e dell’impegno assegnato.”

Paolo Sangalli, Donne strada: “Ringrazio per l’incarico. Continueremo sulla scia segnata nella piena collaborazione con i tecnici che si occuperanno della pista.”

Marco Velo, Crono: “Credo sia fondamentale ragionare in termini di collaborazione e sinergia tra le diverse componenti tecniche. Mi sento di condividere pienamente quanto detto dagli altri tecnici oggi. Ci metterò tutto il mio impegno per continuare ad ottenere i risultati di questi anni.”

Daniele Bennati, Professionisti: “Quando ci siamo confrontati, già dalla prima volta, con i vertici federali c’è stato subito un grande feeling. Non nascondo che fare il CT della Nazionale è sempre stata una mia grande aspirazione. Non pensavo e non credevo di rientrare nei piani del nuovo corso. Sono estremamente contento ed orgoglioso. Il ruolo di CT è di grande responsabilità ci si attende molto perché se anche sono arrivati negli anni passati tanti risultati, da troppo tempo manca il campionato mondiale. Non ho la bacchetta magica, ma farò di tutto per colmare questo buco. Ho smesso da poco, conosco per questo bene l’ambiente. Accanto a me ho persone di grande esperienza come Velo e Scirea. Con loro sono certo si potrà fare bene. Sarà importante mantenere i contatti e collaborare con tutti i tecnici, in particolare con quelli delle categorie inferiori. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura già dalla settimana prossima. La maglia azzurra va meritata e onorata. Posso assicurare che i nostri atleti, quando saranno chiamati, l’avranno meritata. Qual è il vantaggio di aver corso insieme a tanti corridori? Il modo di correre in questi anni è cambiato ed è più facile per me che ho appena smesso. Svantaggi? Non saprei… certo con alcuni sono amico, ma non credo che questo possa influire sulle scelte. Bisogna scegliere le due cose: amicizia e aspetto tecnico.”.

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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