BUSTO ARSIZIO – Le Guzzi d’epoca del Moto Club Bustese entrano nell’isola pedonale del centro storico per una manifestazione benefica a favore della San Vincenzo e fioccano le multe per il passaggio sotto le telecamere della ZTL. «Ne sono già arrivate sei – lo sconforto del presidente del club Alfio Crespi – al Comando di Polizia locale mi hanno detto di fare ricorso al Prefetto».
La manifestazione benefica
Una vicenda che ha del paradossale: fare del bene, in questo caso, fa male al portafogli dei volontari. È sconsolato il presidente del Moto Club Bustese, storica associazione che festeggia i cento anni di vita. «Il nostro Centenario non inizia bene – rivela Alfio Crespi – lo scorso 19 dicembre 2021, anziché al Museo del Tessile, abbiamo organizzato in centro, in via don Minzoni angolo via Milano, una esposizione di Moto Guzzi d’epoca a carattere benefico, regolarmente autorizzata».
Fioccano le multe
I riders bustocchi raccoglievano offerte per la San Vincenzo, la confraternita che si occupa degli ultimi e che era stata da poco colpita da un raid vandalico. Ma «da qualche giorno stanno arrivando multe, verbali e contravvenzioni ai possessori dei furgoni e mezzi vari che sono serviti al trasporto delle moto e quant’altro e magari arriveranno anche ai possessori delle moto, in quanto siamo entrati (autorizzati) in zona ZTL».
Ricorso al Prefetto unica opzione
Circa 90 euro l’importo di ciascuna delle multe, per ora sei, scattate dalla telecamera della ZTL. «Dietro una macchinetta che fotografa – spiega Crespi – ci dovrebbero essere persone che abbiano anche il buon senso di valutare le situazioni che possono essere diverse da una semplice violazione». Lo sconforto è cresciuto dopo che il presidente del Moto Club ha provato a far presente la situazione al Comando dei Molini Marzoli, ricevendo come risposta solo il suggerimento di ricorrere al Prefetto. «Che però – ribatte Crespi – non è detto che accolga i ricorsi, e in tal caso le multe raddoppiano, da circa 90 euro a 180». Oltretutto, beffa delle beffe, il disco orario scaduto procura al presidente un’altra multa. «Se fossimo su Zelig ci sarebbe da ridere…». Ma per l’associazione c’è davvero poco da ridere, e molto da pagare.