Gagarin new wave, a Busto il rock a tinte fosche di Gluts e Clone Culture

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BUSTO ARSIZIO – Atmosfere gotiche si impadroniranno del Gagarin tra riverberi, psichedelia e malinconia post-punk. Il circolo Arci di Busto Arsizio ospiterà nella serata di oggi, venerdì primo febbraio, due gruppi milanesi, Gluts e Clone Culture, che dalle 22 intratterranno il pubblico con un rock dalle tinte fosche.

Energia primitiva

«Noise-punk psichedelico, potente e sovraccaricato»: così i Gluts hanno descritto la musica che, con energia primitiva, proporranno dal vivo. Probabilmente il gruppo più rumoroso di Milano, in concerto eseguiranno i brani di “Estasi”, album successore dell’esordio “Warsaw”, uscito nel 2014. Usciti per la Fuzz Club, etichetta in cui hanno per compagne band come A Place To Bury Strangers, Black Angels, Telescopes e White Hills, innestano su linee di basso d’ispirazione new wave tanto muri di suono shoegaze quanto rarefatte digressioni ipnotiche in cui si intrecciano voce maschile e femminile.
Apriranno per loro i Clone Culture di Stefano Castelli (voce e synth), Marco Tafuri (chitarra e synth), Andrea Galmarini (basso) e Moreno Ussi (batteria). La formazione, dedita a un sound più vicino ai classici di post-punk e dark wave, ha debuttato a ottobre con l’album omonimo per la Life Force di Lipsia. Nelle piste dove si balla al suono di Cure, Joy Division, Depeche Mode o, per citare gruppi più recenti, She Past Away, canzoni come “I wonder if you lie” o “C8H11N” troveranno il loro spazio naturale.

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dark gagarin busto – MALPENSA24