È morto Roberto Maroni. L’annuncio della famiglia

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LOZZA – È morto Roberto Maroni, ex ministro dell’Interno e del Welfare nei governi Berlusconi e predecessore di Attilio Fontana alla presidenza della Lombardia. Aveva 67 anni e da tempo lottava contro un male incurabile alla testa.

Da diversi mesi si era ritirato dalla politica attiva dopo aver rinunciato alla candidatura a sindaco di Varese alle ultime elezioni. Ma la passione per la politica – è stato tra i leghisti della prima ora al fianco di Umberto Bossi – non gli ha impedito di prendere posizione in diverse occasioni su Il Foglio, giornale sul quale teneva una rubrica settimanale intitolata non a caso “I barbari foglianti” per richiamare i “Barbari sognanti” che Maroni lanciò una decina di anni fa per riprendere il sogno di una Padania libera e indipendente.

Fu lui a prendere per mano la Lega nella “notte della scope” di Bergamo, quando il partito rischiò di essere travolto dallo “scandalo della family”. Era l’aprile del 2012. Dopo di lui arrivò Matteo Salvini, col quale non ha mai avuto sintonia sulle scelte. E, anzi, ne sollecitava il cambio in funzione di un segretario più moderato. Maroni non ha mai avuto timore di esprimere le proprie opinioni.

Appassionato di scrittura, ad ottobre era uscito il suo ultimo libro, ” Il Viminale Esploderà”, un thriller scritto con Carlo Brambilla ed edito da Mursia.

La notizia della sua morte sta suscitando commozione negli ambienti politici di tutta Italia e nell’intero Paese.

L’annuncio della famiglia

La notizia è stata data attraverso un post su Instagram dai familiari.

Questa notte alle 4.00 il nostro caro Bobo ci ha lasciati. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto “bene”.
Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico.
Chi è amato non conosce morte, perché l’amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina (Emily Dickinson)
Ciao Bobo ❤️

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