CASTELLANZA – Diminuiscono i bambini iscritti e persino le educatrici. Gli asili nido del Comune sono in sofferenza e hanno bisogno di un rilancio. E la soluzione scelta dall’amministrazione comunale è quella di esternalizzare «per – ha spiegato il sindaco Mirella Cerini – continuare a fornire alle famiglie un’offerta più flessibile e più articolata con nuovi servizi».
La decisione è stata assunta dalla giunta di Partecipiamo che ha deciso di affidare in concessione il servizio a partire dal primo Settembre 2019. Il servizio nido d’infanzia, riservato ai bambini dai 3 ai 36 mesi, è erogato nei plessi del nido comunale Soldini in via Vittorio Veneto e nel nido Comunale Don G. Tacchi in viale Lombardia. I posti disponibili sono complessivamente 68, ma la domanda negli ultimi anni è in costante riduzione, anche a seguito alla istituzione delle sezioni Primavera nelle scuole d’infanzia Cantoni e Pomini.
A fronte della riduzione delle domande e della riduzione del personale comunale addetto a causa di pensionamenti o mobilità, l’amministrazione ha stabilito che per mantenere attivo il servizio, migliorarlo e mantenere invariata la contribuzione a carico delle famiglie l’unica via possibile è quella di affidarlo “in esterno”.
Insomma gli asili nido non saranno più gestiti direttamente dal Comune, bensì da una società che dovrà essere individuata a seguito di affidamento in concessione.
Alla nuova società verranno trasferiti anche i dipendenti del nido d’infanzia attualmente in servizio, garantendo continuità educativa ed assistenziale ai minori. Palazzo Brambilla invece manterrà a proprio carico le funzioni di controllo e la manutenzione straordinaria delle strutture. Sarà poi il Comune stesso a fissare le tariffe da pagare da parte degli utenti residenti.
La durata della concessione sarà di 6 anni a partire dal primo settembre 2019.