Crisi idrica, dalla Prefettura di Varese il vademecum per i sindaci

VARESECrisi idrica: dopo il tavolo di confronto in Prefettura a Varese ecco il vademecum per i sindaci e tutti gli enti coinvolti.

Azioni pre-emergenziali

Richiesta di ordinanze comunali di riduzione dell’utilizzo della risorsa idrica per scopi non
idropotabili; limitazione della fornitura idrica in orario notturno; limitazione della fornitura idrica in orario diurno.

Azioni emergenziali

Istituzione servizio di trasporto con autobotti per i Comuni che dovessero trovarsi in grave
carenza idrica; istituzione servizio di distribuzione di sacchetti di acqua potabile. Per tale servizio è stata richiesta la collaborazione dei Sindaci nella loro qualità di autorità di protezione civile.

Informazione ai cittadini

Ogni azione deve essere accompagnata da una corretta informazione ai cittadini. Necessario, naturalmente, razionalizzare l’utilizzo dell’acqua ed evitare ogni tipo di spreco. Il consumo, dopo l’utilizzo umano, va prioritariamente garantito all’ambito agricolo.

I rischi sanitari

Nel corso dell’incontro del 14 marzo sono stati esaminati anche i possibili rischi sanitari connessi all’attuale situazione di crisi idrica, nonché le azioni da intraprendere per una corretta gestione.

Le indicazioni di Ats

In proposito ecco le indicazioni del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’A.T.S. Insubria:

Si evidenzia che l’aumento dello stress da siccità può incoraggiare pratiche di stoccaggio dell’acqua a livello domestico con possibile abnorme proliferazione di insetti che potrebbero agire come vettori di patologie infettive (es. zanzare urbane per il virus della Dengue e della Chikungunya). A tal proposito si richiama l’importanza di adottare ogni misura utile alla prevenzione di tale possibile rischio, ad esempio svuotando regolarmente (almeno settimanalmente) i bidoni per l’irrigazione, chiudendoli ermeticamente o coprendoli con una rete a maglia fine (zanzariera).

Eliminare il rischio Legionella

Da ultimo, si ricorda che la temporanea chiusura di fontane può associarsi al rischio Legionella, batterio che si sviluppa soprattutto in ambienti umidi e tiepidi o riscaldati (come i sistemi di tubature, i condensatori e le colonne di raffreddamento dell’acqua). È importante ricordare al riguardo che Legionella cresce nei sistemi idrici a concentrazioni che possono causare infezioni quando il flusso nel sistema idrico è scarso o assente e, per le fontane, il rischio deve essere adeguatamente considerato anche in occasione della loro riapertura dopo periodi di fermo”.

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