Inizia il Ramadan, ma i musulmani di Gallarate non hanno ancora uno spazio per pregare 

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GALLARATE – Mancano soltanto due giorni all’inizio del Ramadan ma i musulmani di Gallarate non hanno ancora un luogo di ritrovo per la preghiera serale. «Non abbiamo trovato per ora uno spazio idoneo» spiega Abdul Jabbar, presidente dell’associazione Il Faro che riunisce centinaia di fedeli di Allah che abitano in città e nei dintorni. 

Pregiudizi e rifiuti 

Dal 2017 al 2020 la preghiera serale durante il mese sacro si è tenuta alla tensostruttura Le Biolle di Cardano (nella foto in alto). Ma prima per il Covid e poi per un cambio di gestione dell’impianto sportivo a due passi dalla superstrada 336, da tre anni i musulmani di Gallarate non hanno ancora trovato il modo di ritrovarsi tutti insieme in presenza per l’appuntamento quotidiano al calar del sole. Il Crossdromo Il Ciglione, che in passato ha ospitato alcuni momenti importanti per la religione islamica, come per esempio la Festa della Rottura, non è infatti disponibile per un mese intero. E altre soluzioni in questo momento appaiono complicate. «Avevamo individuato un paio di capannoni», spiega Jabbar, «ma quando spieghiamo a cosa ci serve cambiano idea e rifiutano la proposta». 

C’è ancora speranza 

E dire che a Cardano, città che ha ospitato il mese sacro per l’Islam dopo lo sfratto da Gallarate del 2016, non si sono mai verificati problemi di convivenza con la popolazione del quartiere. Anche a livello politico la loro presenza non è oggetto di discussione. Lega e Fratelli d’Italia sono forze di maggioranza ma non hanno mai alzato barricate, a dimostrazione che da questi parti la questione islamica non sembra rappresentare un problema. Ecco perché i musulmani del Gallaratese sperano ancora di trovare in extremis una soluzione. 

Il Ramadan 

L’inizio del Ramadan, il mese benedetto dai musulmani, si basa sul ciclo lunare e ogni retrocede di circa 10 giorni. Quest’anno, dovrebbe iniziare il 23 marzo e terminare il 22 aprile, a seconda dell’avvistamento della luna nuova. 
Durante il mese sacro vengono incoraggiate ancora di più la preghiera, la lettura del Corano e la carità. Ogni giorno i musulmani iniziano il digiuno all’alba dopo un pasto (Suhur), dopodiché viene effettuata la preghiera mattutina del Fajr. Il digiuno viene interrotto al tramonto, attraverso un altro pasto (Iftar), che precede il Maghrib, quarta preghiera del giorno. Il digiuno prevede l’astinenza dal mangiare, dal bere, dal fumare e dai rapporti sessuali per ottenere una maggiore “taqwa”, o coscienza di Dio. Vietati anche peccati di parola come la calunnia, la bestemmia, la menzogna o azioni violente. 

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