A Busto olimpiade della solidarietà con la cena degli avanzi: ben 250 pasti distribuiti

BUSTO ARSIZIO – Più di 250 pasti distribuiti, con il cibo arrivato persino da Lugano: la “cena degli avanzi” di Busto continua a battere ogni record. Un pasto caldo ai senzatetto in stazione e pacchi alimentari alle famiglie bisognose, per «un bellissimo Natale di condivisione», come lo definiscono Matteo Vago e Vito Russo, gli organizzatori di “Diamoci una mano”, iniziativa benefica che ha le sue basi negli oratori delle parrocchie di San Giovanni e di Sacconago, giunta all’ottava edizione. Quest’anno in memoria di Marco Finocchiaro, «un cuore grande che per molti anni ha dato il suo contributo a questo progetto e che un brutto giorno di settembre è venuto a mancare».

La preparazione

I volontari di “Diamoci una mano”

Il primo atto si è completato all’antivigilia di Natale: «Non c’è stata una gara di solidarietà, ma una vera e propria olimpiade – raccontano Matteo Vago e Vito Russo – decine e decine di persone di buon cuore sono venute da tutta la provincia, e anche da Lugano, e hanno voluto farci capire che sarà un bellissimo Natale di condivisione. Vogliamo ringraziare ognuno di loro, perché ogni scatola di pasta, ogni bottiglia di sugo, ogni panettone è un sorriso in più nel giorno di Natale. I nostri ragazzi sono stati dei veri atleti olimpici e hanno usato il cuore e le braccia per raccogliere e organizzare tutto il cibo e gli assorbenti femminili che ci sono stati portati. Grazie al nostro gruppo unito, formato da scout e da ragazzi e ragazze dal cuore grande potremo far passare un felice Natale davvero a tutti».

Record di pasti

Poi la distribuzione la sera di Natale. «Bellissima» la definiscono i volontari di “Diamoci una mano”. «Il nostro è stato un lavoro importante ma molto soddisfacente e siamo riusciti a consegnare più di 250 pasti – rivelano Vago e Russo – in un mondo dove si è sempre più wireless, i nostri ragazzi sono stati dei bellissimi fili che hanno unito chi ha donato cibo (e speranza) a chi purtroppo la speranza l’ha perduta. Hanno donato la speranza di un futuro migliore a tante persone e anche a questo mondo in un momento dove purtroppo guerra, fame e crisi sono termini che stanno entrando nel nostro uso comune».

La distribuzione

Dalle loro parole si capisce che la “cena degli avanzi” è diventata una grande lezione di vita nata dai ragazzi di Busto. Prosegue il racconto: «La grande quantità di cibo che ci è stata generosamente donata dalle persone di buon cuore che hanno voluto aiutarci è stata trasferita presso l’oratorio di San Luigi (parrocchia San Giovanni) e da lì ha seguito due strade distinte: il cibo già pronto è stato preparato nella nostra cucina e distribuito in vaschette alle persone senza fissa dimora radunatesi in stazione FS a Busto Arsizio, il cibo inscatolato è stato invece raggruppato in pacchi e donato alle famiglie bisognose segnalateci da alcuni enti caritatevoli della nostra città».

I ringraziamenti

Le donazioni sono proseguite anche in questi giorni: «C’è chi ci ha portato del cibo, chi delle brioche calde, mentre il laboratorio di una multinazionale farmaceutica ha voluto omaggiarci con dei guanti di plastica» rivelano Matteo Vago e Vito Russo, che non dimenticano i numerosi ringraziamenti come ogni anno. «Vogliamo ringraziare don Matteo Resteghini dell’oratorio di San Luigi per averci messo a disposizione la struttura e la cucina, don Paolo Boldrini dell’oratorio di Sacconago, Luciana e Roberto che ci hanno messo a disposizione uno spazio come stoccaggio temporaneo, la dottoressa Maria Cristina Fossati (vicecomandante della Polizia locale, ndr), tutte le persone di buon cuore che hanno voluto aiutarci portandoci qualcosa e tutti i nostri volontari “cuori grandi” che hanno trasformato questo Natale in una festa davvero per tutti».

busto arsizio cena degli avanzi – MALPENSA24