Sponde dell’Olona “rasate” tra Legnano e San Vittore. «Che danno per l’ambiente»

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LEGNANO – Danni all’ambiente dalla pulizia delle sponde dell’Olona tra Legnano e San Vittore. È quanto denuncia il consigliere comunale legnanese Franco Brumana, presidente dell’associazione Amici dell’Olona, dopo la fresatura effettuata martedì scorso, 20 dicembre, dal Consorzio del Fiume Olona lungo la roggia Molinara (nella foto), utilizzando una grande macchina operatrice che è entrata nel letto del fiume.

Brumana: «Fiume ridotto a un canale»

«Con apposita convenzione – ricorda Brumana – il Comune di Legnano ha affidato al Consorzio la pulizia, la manutenzione ordinaria e la sorveglianza del fiume Olona, prevedendo che nel tratto tra viale Toselli e il comune di San Vittore Olona che circonda l’isola del Castello provvedesse ogni 4 mesi al taglio della vegetazione infestante (Poligono Giapponese), ogni 6 mesi alla pulizia delle sponde dalla vegetazione infestante e ogni anno al taglio e alla rimozione della vegetazione infestante». Peccato che, per il consigliere civico, l’ultima operazione abbia prodotto uno scempio dal punto di vista ambientale.

Le sponde del fiume nei suoi due rami che circondano l’isola del Castello sono state realizzate accumulando massi non connessi tra loro dal cemento, proprio per consentire che negli spazi tra un masso e gli altri potesse trovare dimora la vegetazione; questa è importante per l’ecosistema del fiume, in quanto consente la nidificazione estiva e l’alimentazione invernale per gli uccelli, costituisce un rifugio per animali di piccola taglia, ombreggia l’acqua del fiume e ospita insetti che cadendo nel fiume diventano cibo per i pesci. La totale eliminazione della vegetazione, inoltre, lede il paesaggio e fa apparire il fiume come un canale».

Inadatta la macchina impiegata

L’ingresso dell’enorme macchina operatrice ha smosso il fondo del fiume, compromettendo la crescita di alghe e la presenza di larve che costituiscono cibo per i pesci. Tutt’altro che risolta, anzi, la questione della presenza del Poligono del Giappone, una pianta alloctona, invasiva e dannosa, che si riproduce molto facilmente anche da parti molto piccole del suo rizoma. Questa pianta non è presente a valle dell’isola del Castello, ma c’è il rischio che suoi frammenti spezzati dalla fresatura scendano il fiume e si diffondano, infestando il Plis (Parco locale di interesse sovra comunale) dei Mulini che fino ad oggi ne è privo.

Per queste ragioni, Brumana ha presentato al sindaco di Legnano una interrogazione in cui chiede per quali ragioni le sponde dell’Olona sono state fresate con l’asportazione di ogni vegetale e dell’humus; se intende adottare provvedimenti nei confronti dei responsabili; se ritiene di modificare la convenzione prevedendo che l’estirpazione del Poligono del Giappone avvenga con le modalità adeguate, quali la ricerca dei rizomi, il loro prelievo accurato in modo che non si disperdano neanche piccole parti e la loro distruzione con le necessarie cautele tecniche; e se il Parco dei Mulini ha prestato il suo consenso alla fresatura della sponda destra della roggia, che rientra nel suo ambito, e comunque alla fresatura di entrambe le sponde che comporta un’alta probabilità di diffusione della pianta infestante nelle zone del parco a valle.

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