A Varese le due anime di Fratelli d’Italia non trovano l’accordo sul segretario

debernardi martignoni provincia
Il commissario De Bernardi osserva e medita sulla decisione da prendere

VARESE – Fumata nera: niente convergenza sul nome del segretario cittadino. Con il partito che resta ancora nelle mani del commissario Giuseppe De Bernardi Martignoni, al quale non resta che scegliere se usare la mannaia e porre (o imporre) fine alla questione, oppure continuare a lavorare di cesello per smussare gli spigoli tra le due anime del circolo varesino.

Tutti Fratelli. Mica tanto

L’esito deludente delle amministrative varesine, i mal di pancia interni al circolo cittadino, ma anche l’anima più partitica, ovvero quella che fa riferimento a Salvatore Giordano per intenderci e quella del Tricolore che fa invece fa capo a Mariella Meucci. Un mix di ingredienti che, dicono i Fratelli extra varesini, ha sgonfiato le vele locali di un partito che sulla scena nazionale sta invece marciando come non mai. Tanto che, chiuse le urne (ma non le ferite) è arrivata la decisione del doppio commissariamento: sia della sezione di Fratelli d’Italia, sia del Circolo Tricolore. Con Giuseppe De Bernardi Martignoni spedito a Varese da Andrea Pellicini (presidente provinciale) con un mandato chiaro: individuare un segretario, ma soprattutto sanare la frattura tra i “Fratelli di partito” e gli esponenti del Tricolore.

Vogliamo un Fratello varesino

Operazione più facile a dirsi, che a farsi. Tanto che anche la riunione di ieri sera (mercoledì 23 febbraio) non ha sortito alcun risultato concreto. Ora stabilire quanto grande sia la distanza tra le due anime dei meloniani varesini è piuttosto complicato. Nessuno, infatti, parla apertamente di tensioni. Più di una voce però, parlando dell’incontro, racconta di un commissario che ha dovuto usare “bastone e carota” per non far andare oltre le righe la serata.

Perché è chiaro che la questione è tutta lì. Non tanto sul nome del segretario, quanto invece su chi avanza candidature. Che non sono mancate nella riunione di ieri (ma anche in quella di qualche giorno fa) e che sono state impallinate ora da una fazione, ora dall’altra. E per il commissario non sarà semplice trovare un equilibrio, o meglio una soluzione indolore. Visto che da una parte (quella del Tricolore) non mancano le aspettative per avere una figura “di rottura” rispetto al recente passato. Non a caso, infatti, i nomi che sono girati non sono strettamente legati all’attività politica cittadina. Dall’altra (la parte più di partito) il desiderata è quello di un Fratello varesino alla guida.