BUSTO ARSIZIO – Bimbo si butta dalla finestra a scuola: nessuna responsabilità per dirigente e insegnante di sostegno. Il gip di Busto Arsizio Piera Bossi ha archiviato la posizione delle due indagate per lesioni colpose e condotta omissiva, l’allora dirigente scolastica delle scuole elementari Crespi di Busto Arsizio, e l’insegnante di sostegno del bambino, accogliendo la richiesta della procura e rigettando l’opposizione dei famigliari del piccolo.
I fatti del 2019
I fatti risalgono al marzo 2019. Il bambino, 7 anni, affetto da disturbo oppositivo provocatorio, intorno alle 10 “con movimento fulmineo“, scrive il Gip Bossi nel provvedimento, si era buttato da una finestra al primo piano dell’edificio scolastico. L’insegnante di sostegno, che già poco prima lo aveva calmato, presente in classe aveva cercato di bloccarne la caduta afferrandolo per la maglietta senza riuscire nell’intento. Il bimbo cadde da un’altezza di 5 metri circa ferendosi fortunatamente in modo non gravissimo: 14 i giorni di prognosi.
La richiesta della procura
La procura, quale atto dovuto, ha aperto un’indagine. Iscrivendo la dirigente, assistita dall’avvocato Riccardo Stucchi, e l’insegnante di sostegno, assistita dall’avvocato Cristina Casiraghi. Il Gip Bossi, a fronte dell’opposizione dei famigliari del bimbo, rappresentanti dall’avvocato Elisabetta Fontana, che qualche settimana fa aveva pubblicamente illustrato la loro posizione sul punto, ha archiviato la dirigente in quanto non direttamente responsabile della sorveglianza degli studenti demandata al persona le docente.
La decisione del Gip
Lo stesso Gip, pur definendo “censurabile” il comportamento dell’insegnante ha proceduto anche con la seconda archiviazione in quanto, non esistendo una procedura accertata finalizzata ad evitare l’accaduto, non è provato il nesso causale tra il comportamento dell’insegnante e il gesto del bambino. Qualora la procedura fosse invece esistita ma fosse stata disattesa dalla docente di sostegno le cose sarebbero state diverse. Il Gip non ha riscontrato alcuna responsabilità per l’accaduto a carico delle due professioniste. Archiviate senza necessità di processo.