Accam è a un bivio: newco con Amga e spegnimento al 2032, o rischio chiusura

comitato inceneritore accam

BUSTO ARSIZIO – Accam all’ultimo respiro: o si salva, e continua a bruciare rifiuti, o chiude. Le elezioni di Legnano, con il nuovo sindaco eletto, potrebbero sbloccare lo stallo sul futuro della società che gestisce l’inceneritore di Borsano. Perché toccherà ai soci, nell’assemblea convocata per settimana prossima (14 ottobre), valutare la fattibilità dell’ipotesi su cui si sta lavorando: la creazione di una Newco tra Accam, Amga e Agesp per il rilancio dell’impianto, con nuovi investimenti che richiedono però lo slittamento in avanti (l’ennesimo della storia dell’inceneritore) della data di spegnimento dei forni di Accam, dal 2027 al 2032.

Assemblea decisiva?

Settimana prossima, mercoledì 14 ottobre, è in programma la nuova assemblea dei soci che dovrà valutare la proposta di costituzione di una Newco con Amga e Agesp per una gestione a vocazione industriale del ciclo integrato dei rifiuti. Una svolta, sia in termini di governance, sia di direzione, per dare un taglio netto all’impostazione societaria e convincere gli scettici che possa davvero essere la volta buona per un cambio di rotta. Ma l’ipotesi di prolungare al 2032 il ciclo di vita dell’inceneritore, ritenuta indispensabile per poter ammortizzare gli investimenti da realizzare sull’impianto, continua ad incontrare resistenze. Anche perché è diffuso il timore che non valga più la pena tirare in là ancora una volta la data di scadenza, anche in considerazione delle mutate condizioni di mercato che non renderebbero più particolarmente remunerativo il business di bruciare i rifiuti, perlomeno quelli urbani che rappresentano il core business della società controllata da 27 Comuni dell’Altomilanese.

La Lega di Busto: 2027 o chiusura

Delle ipotesi sul tavolo per il salvataggio di Accam si è discusso ieri, 5 ottobre, nella sezione della Lega di Busto. Che ha ribadito la volontà di «mantenere lo spegnimento dell’inceneritore entro il 2027, data già votata dal consiglio comunale», come fa sapere il segretario cittadino del Carroccio Francesco Speroni. «Le ipotesi sono diverse, ma noi abbiamo messo quel punto fermo, ora starà ad altri valutare e proporre le soluzioni». Una posizione che mette in crisi l’ipotesi su cui il management di Accam sta lavorando, ma la Lega non sembra intenzionata a cedere: «Ogni volta ci troviamo di fronte al “ricatto”, per cui o si fa così o succede il disastro – ammette Speroni – e a quel punto vengono imposte soluzioni che noi giudichiamo non consone».

Conti precari

La situazione finanziaria di Accam, nel frattempo, continua ad essere molto critica. Con le turbine ancora fuori uso (la gara per la sostituzione del primo “rotore palettato” si è chiusa solo ieri), la produzione di energia elettrica rimane ferma, e gli introiti ne risentono in modo significativo. Tanto che il bilancio, già rimandato a fine luglio nell’assemblea dei soci, è slittato anche rispetto all’ultima scadenza del 30 settembre. Perché la priorità oggi è trovare “la soluzione” per salvare la società.

Legnano, Amga vuole salvare Accam. I candidati Brumana e Radice: «Fermi tutti»

busto arsizio accam inceneritore – MALPENSA24