Cimitero di Busto, rubano di tutto: sparito un fucile del 1918. «Ora le telecamere»

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BUSTO ARSIZIO – «Hanno rubato persino un fucile risalente al 1918 dal sacrario dei Caduti della Grande Guerra. Nel giro di un paio di mesi però al Cimitero arrivano le telecamere e le sbarre agli ingressi». Stavolta è ufficiale, e ad annunciarlo è l’assessore delegato ai cimiteri Mario Cislaghi, che da tempo è impegnato nella lotta senza quartiere ai furti nei tre camposanti cittadini.

Arrivano sbarre e telecamere

Le verifiche fatte dagli uffici hanno chiarito che per sbarre e telecamere non dovrà essere fatta una gara d’appalto, ma un affidamento più rapido, visto che il valore dell’opera non arriva a 40mila euro. Così «in un paio di mesi» i nuovi strumenti contro i furti potranno essere installati. «Non c’è più rispetto, portano via persino i fiori e i lumini, e contro questi furti va detto che non c’è telecamera che tenga – sottolinea l’assessore – ma è sparito anche un pezzo storico come il fucile del Sacrario della Guerra del 15-18. L’auspicio è che la presenza degli occhi elettronici e delle sbarre possa contribuire almeno a scoraggiare i furti».

I prossimi passi

Ci vorrà invece più tempo per le altre novità attese sul fronte dei cimiteri. Mario Cislaghi indica l’iter: «Prima il nuovo regolamento cimiteriale per correggere alcune anomalie, poi il piano regolatore cimiteriale in cui vorremmo introdurre alcune novità come la possibilità di rinnovi parziali per le arcate e le cappelle che hanno tanti posti. Ed entro l’anno ci sarà la gara per il nuovo forno crematorio, in cui rinunceremo alla nuova cappella prevista nel progetto per concentrare le risorse sulla sistemazione della cappella esistente». Nel frattempo, la gestione del forno passerà dal 1° giugno ad Agesp Attività Strumentali.

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