MILANO – Quando si incontra Alberto Peruzzo – che rappresenta decenni di cultura e imprenditoria italiana all’insegna dell’innovazione spinta fino alla temerarietà ed è unanimemente considerato un precursore dell’editoria cartacea e televisiva di massa – si rischia di rimanerne affascinati. L’uomo appare a tratti aspro, duro. Ma dietro una corazza caratteriale si scopre una persona che ha semplicemente il difetto di dire quello che pensa, senza sconti per nessuno. E che ha sempre amato il suo lavoro e rispettato tutti quelli che si sono rapportati con lui sinceramente. Qualità che ha ancora adesso.
Sportivo e creativo
Invece di starsene a godere nelle sue ville a Milano e Montecarlo quanto guadagnato in una lunga vita di successi, alla bella età di quasi 85 anni, Peruzzo ha pensato bene di continuare a impegnarsi in due attività che ha molto a cuore: correre e realizzare libri e collezioni. Il 23 febbraio scorso ne ha fatta una delle sue: coprendo in 28 minuti netti tre chilometri si è aggiudicato i Master 85 indoor di marcia che si sono svolti ad Ancona. Ha ‘solo’ 84 anni, ma il regolamento prevede che si tenga conto dell’anno di nascita: 1934, giorno 7 del mese di maggio. Insomma un atleta, anziano ma ancora fortissimo. E con un pedigree di 33 maratone. Poiché prende le cose seriamente era con lui il suo allenatore: Pino Guarnaccia e ovviamente è rigorosamente appartenente a un circolo, ‘Atletica ambrosiana’ il cui motto è, non a caso, ‘L’atletica per tutte le età’. “Ho sempre fatto sport – ha commentato l’ennesimo risultato soddisfatto Alberto Peruzzo – a 62 anni ho partecipato alla prima maratona e a 70 ne ho fatte tre in un mese”.
Ma lo sport non gli basta. Non gli può bastare. Il personaggio è più che funambolico. E’ un creativo a tutto tondo.
Orgoglio italiano
E quindi ha ideato un’altra iniziativa con il suo inconfondibile marchio. Con il gusto e l’approfondimento dell’erudito, ma anche il taglio popolare e divulgativo, ha realizzato una nuova opera ‘L’esercito italiano. La storia illustrata dal 1861 a oggi’, dodici volumi con cadenza quattordicinale distribuite nelle edicole. La capacità e il fiuto dell’editore di periodici a larga diffusione si vede tutta: articoli chiari, cartine, foto (le immagini sono dell’Ufficio storico dell’esercito). Ma anche curiosità, particolari inediti, riletture di alcuni momenti topici del Risorgimento, dell’Impero e della Repubblica, e poi le schede su armi e dotazioni e gli aforismi e le poesie – da Giuseppe Ungaretti, a Vittorio Emanuele III fino a Mario Rigoni Stern – impreziosiscono un percorso di conoscenza non ancora del tutto disvelato. Chi cerca una rilettura alternativa, o comunque non ufficiale, della storia avrà di che divertirsi. Sembra evidente, nell’editoriale dello stesso Peruzzo, l’anima anche patriottica del progetto: “Siamo certi che quest’opera ambiziosa – scrive – saprà risvegliare in tutti voi, come lo ha fatto in tutti noi, l’orgoglio di essere italiani, di aver creato questo Paese e di averlo saputo difendere. Senza il nostro esercito, non ci sarebbe questa Italia, non ci saremmo noi: abbiamo un debito nei confronti dei nostri soldati di ieri e di oggi”.
Insomma sport e cultura, vita sana e rievocazione storica, ma con un obbiettivo che è sempre lo stesso: guardare al futuro.